Regia di Tim Johnson vedi scheda film
Dopo la recente esperienza con Mr. Peabody e Sherman, per il cartone di stasera ci siamo rivolti nuovamente alla Dreamworks Animation e al suo Home - A casa diretto da quel Tim Johnson già autore di Shrek e Dragon Trainer. Nonostante avessi rimosso completamente l'uscita di questo cartone animato dalla mia mente devo dire che il film in questione non è niente male e ammetto di averlo preferito al forse più pubblicizzato Mr. Peabody e Sherman uscito nelle sale l'anno precedente.
Home è un film molto semplice se paragonato ad esempio al capolavoro Pixar Inside Out, è un film che parla d'amicizia, di famiglia e di accettazione del diverso, temi universali e ampiamente dibattuti nell'animazione per i più piccoli. Ciò nonostante, con le dovute variazioni e con piccoli scarti, è ancora possibile creare belle storie, semplici e godibili sia da grandi che piccini, partendo da fondamenta ormai consolidate e risapute. È proprio questo il caso di Home, cartoon intriso di buoni sentimenti e melassa spruzzati però con la giusta dose di sano divertimento e umorismo che spesso si rivela la carta vincente di produzioni di questo genere.
La razza aliena dei Boov è solita fuggire di fronte al pericolo e colonizzare in maniera forzosa nuovi pianeti sui quali stabilirsi. Ma anche tra i paurosi boov c'è chi viene isolato ed emarginato a causa dei suoi errori e della sua pedanteria, questo è proprio il caso dell'alieno Oh (doppiato in originale da nientepopodimenoche il grande Sheldon Cooper di Big Bang Theory). Ora capita che i boov siano nel mirino dei più feroci e bellicosi Gorg, meta della loro nuova fuga diventa così il pianeta Terra raggiunto il quale i boov confineranno gli umani nel continente australiano, impadronendosi del resto del pianeta e adattandolo alle loro esigenze. Al trasferimento forzato scampa l'adolescente Tip che però viene separata dalla sua mamma ora ricollocata in Australia. Le solitudini di Tip e di Oh, emarginato e ricercato in seguito al suo ennesimo e disastroso errore, si incontrano, e ai due non rimarrà che unire le forze per provare a raggiungere i rispettivi scopi: ritrovare la mamma e farsi accettare dalla propria razza. Il consolidamento di questa nuova unione prima e amicizia poi non sarà sempre dei più semplici.
Sono diverse le scene che puntano sulla commozione e cercano di creare empatia (riuscendoci peraltro) tra lo spettatore e l'evolversi del rapporto tra Tip e Oh. Sarà un viaggio fantastico a bordo di un'automobile modificata a essere metafora del viaggio di crescita e reciproca conoscenza delle due creature, entrambe aliene l'una per l'altra. L'animazione è su buoni livelli e anche le scelte grafiche effettuate sui personaggi non sono male, umani più rotondetti che smilzi e boov che cambiano colore a seconda del proprio stato d'animo. Probabilmente d'originale c'è davvero poco ma il film risulta ugualmente gradevole e divertente, una bella sorpresa per un titolo dal quale non ci aspettavamo poi molto.
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