Regia di Salvo Ficarra, Valentino Picone vedi scheda film
Disoccupati cronici e sfrattati dall'appartamento di Palermo nel quale abitano, i due amici Valentino e Salvo, con moglie e figlia di quest'ultimo, sono costretti a trasferirsi a Monteforte, paesino dell'entroterra siculo dove possiedono una casa di famiglia. Mentre il primo riallaccia i rapporti con il suo primo amore Roberta, il secondo capisce ben presto che l'unica fonte di ricchezza del villaggio sono le pensioni degli anziani.
Il quarto film diretto da Ficarra e Picone inizia in maniera frizzantina e promettente, come una spassosa satira dell'arte di arrangiarsi di una generazione di meridionali costretta dalla mancanza di lavoro a tirare a campare sulle spalle di genitori e nonni, ma i buoni presupposti sono solo un fuoco di paglia e lo si capisce quando la pellicola prende le forme di una banale commedia romantica con un finale all'insegna di una improbabile critica della (ormai obsoleta?) norma che impone il celibato al clero (ebbene sì). Nell'insieme si ride abbastanza poco e in particolare la cifra comica di Ficarra, tipicamente "eccessiva" e sopra le righe, dopo un po' finisce per risultare irritante più che divertente (decisamente meglio se la cava il "socio" Picone). Buono il cast di contorno (Paolantoni, Riggillo, Frassica).
Fiacco: 4/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta