Regia di Salvo Ficarra, Valentino Picone vedi scheda film
Condivido il giudizio di Gervasini pubblicato su Film tv: "Andiamo a quel paese" è una commedia pulita che però nella prima parte stenta a decollare, arranca e si perde in scenette risapute. Se il film si fosse mantenuto fino alla fine su questo livello, la stroncatura sarebbe stata inevitabile; invece, per fortuna nella seconda parte il film riprende un po' quota, le battute dei due comici strappano le risate che lo spettatore si aspetta, la satira sull'avidita' di guadagni facili è più centrata. Ficarra e Picone continuano a proporre un cinema che rifiuta la volgarità facile e che cerca inediti agganci con l'attualità socio-economica; hanno il merito di farlo con garbo, di circondarsi di validi caratteristi come Mariano Rigillo e Francesco Paolantoni, ma non riescono a cancellare del tutto l'impressione di un prodotto un po' anemico, troppo costruito sui loro tormentoni verbali e che sfrutta poco le risorse dell'immagine. Da questo punto di vista, il precedente "Anche se è amore non si vede" sfruttava con più vivacità l'ambientazione torinese, mentre qui i due comici ritornano ad una regia funzionale e nient'altro (ma perché non affidarsi a qualcuno più competente in questo senso?). La storia del prete innamorato della donna anziana mi è sembrata adeguata al contesto e il sub-plot romantico di Valentino e Roberta forse un po' scontato ma gradevole. Il pubblico ha risposto ancora positivamente con circa otto milioni di euro incassati nelle sale, anche se non siamo su cifre paragonabili a quelle dei film di Zalone. La scenetta finale della raccomandazione è un po' come tutto il film: divertente ma innocua. Al prossimo film Ficarra e Picone dovranno cercare di rinnovare il loro repertorio.
Voto 6/10
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