Regia di Eric Darnell, Simon J. Smith vedi scheda film
Visto il successo dei personaggi, uno spin-off dedicato ai pinguini di Madagascar era assolutamente obbligatorio, peccato solo che Eric Darnell riprenda molto di Madagascar 3 piuttosto che dai due precedenti, e superiori, capitoli.
Tanta, troppa, azione che diluisce l’effetto comico che comunque non si fa certo pregare.
I pinguini Skipper, il capo, Kowalski, la mente, Rico e il giovane Soldato, sono chiamati ad affrontare Dave, una piovra che li odia da quando, anni prima, tutti si sono dimenticati di lui allo zoo con l’avvento delle creature del nord.
Il suo piano prevede il rapimento di tutti i pinguini e la loro trasformazione in creauture informi e pestifere.
Ad aiutare i pinguini, ma non senza conflitti, un’organizzazione segreta di natura animale guidata da Classified.
Il team creativo di Madagascar, Eric Darnell alla regia e Tom McGrath qui impegnato solo alla produzione, riparte da dove si era interrotta la saga principale e non è una gran notizia.
Il ritmo, talmente elevato da risultare esagerato, fagocita di tutto e di più, l’azione di stampo spionistico internazionale, con salti ovunque, fiacca lo spirito e quindi non è d’aiuto a quello che per un cartoon dovrebbe essere l’essenza (a meno di prodotti pensati in primis per gli adulti), ovvero il messaggio (qui la forza dell’amicizia e l’importanza del sacrificio) e il divertimento più puro (la classica pioggia di risate).
Si ride comunque parecchio, ma lo si sarebbe potuto fare assai di più, la trama finisce per essere striminzita e all’insegna di un’evoluzione troppo rapida e caotica che porta peraltro il film a concludersi dopo nemmeno ottanta minuti.
Meglio quindi quando parte, spesso improvvisamente, una comicità spesso felicemente nonsense mentre la trasformazione maligna dei pinguini sembra presa in prestito da Cattivissimo me 2.
Nota di colore, Werner Herzog, e chi se non lui, da la voce al documentarista che si vede a inizio film.
Spin-off quindi fortemente segnato dalle idee a monte, francamente poco comprensibili, chiaro che il gran successo di Madagascar 3 non abbia aiutato (alla fine è il pubblico che decide), ma così facendo il potenziale comico dei soggetti protagonisti non ha potuto esprimersi al massimo delle sue possibilità.
Comunque parecchio divertente, ma sul resto prevalgono le recriminazioni.
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