Regia di Alejandro Amenábar vedi scheda film
Di Amenabar ho sempre sentito lodi e letto giudizi positivi, soprattutto su The Others e Mare Dentro. Il mio primo avvicinamento al regista spagnolo è stato perciò pregno di aspettative che questo Regression, però, ha smorzato. Chiariamo che la regia di Amenabar è l’ultimo dei problemi qui.
La storia ha un potenziale interessante in quanto il film cerca di unire ad un’indagine poliziesca caratterizzata da possibili rituali a sfondo satanico la pratica analitica dell’ipnosi regressiva. Una tale tematica insieme ad un adeguato scavo psicologico dei personaggi interessati avrebbe potuto creare un film degno di tale nome. Invece ciò che ci troviamo di fronte non è altro che un thrillerino da twist finale come tanti, senza guizzi particolari e recitato approssimativamente, soprattutto da Emma Watson. Si coglie anche una velata vena polemica contro la religione e i “fantasmi” che questa può creare, ma è un qualcosa che è secondario nel film, che preferisce concentrarsi sulla trama e sulla suspance per creare il colpo di scena, aspetto (per chi conosce i thriller) abbastanza telefonato qui.
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Sei stato anche troppo generoso su questo thrilleruccio davvero scarso. Mi permetto però di dare al regista spagnolo una seconda possibilità andando a riscoprire proprio uno dei titoli che menzionavi in apertura: tutt'altra musica!
Un saluto,
Marco
Alla fin fine non mi ha annoiato ma l'effetto "minestra riscaldata" e i tanti difetti si fanno sentire.
The Others è da anni che mi riprometto di guardarlo, spero di riuscirci a breve.
Un saluto!
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