Cento minuti per riassumere quindici anni di successi: The Who dagli esordi, alla metà degli anni Sessanta, al 1979 in cui esce questo documentario (presentato a Cannes, nientemeno). La band fa il punto sulla sua carriera proprio nel momento più difficile, da poco vedova del batterista Keith Moon e indecisa sul futuro, ma ben sicura del proprio luminoso passato fra hits, eccessi, polemiche, strumenti distrutti e platee conquistate in tutto il mondo.
C'è poco da dire: presentare gli Who è un'operazione ardua - se non impossibile - perfino per loro stessi: può bastare questo documentario di soli cento minuti di durata e quasi esclusivamente riempito di esibizioni dal vivo della band? Mentre i Beatles innovavano in studio, tracciando nuove strade per l'intero universo del rock, e gli Stones consolidavano la loro fama di bluesmen maledetti, il quartetto capitanato da Pete Townshend (voce e chitarra) sfasciava strumenti al culmine dell'orgasmo sul palco e alimentava la propria fama di gruppo di ribelli scavezzacollo impenitenti con performance 'non autorizzate' nelle camere d'albergo, quasi sempre rase al suolo dal passaggio degli Who. Non è un caso se è stato sostenuto ripetutamente che l'hard rock e l'heavy metal provengono dal suono di questa band sostanzialmente umile, formata da elementi appartenenti a classi sociali basse e gravidi di una rabbia che si riversa non solo nelle composizioni, ma anche e soprattutto sulle esecuzioni dal vivo: il ritratto musicale che esce da questo The kids are alright racconta esattamente tutto ciò, con una manciata di secondi di interviste ai membri del complesso (tutto materiale di repertorio) che colmano gli spazi fra l'esecuzione di un pezzo e l'altra. Poco di nuovo anche per il 1979, insomma; non sarebbe poi stato strano attendersi qualcosina di più soprattutto da un prodotto autorizzato e girato con la collaborazione dei componenti degli Who. Jeff Stein esordisce qui (ma trattandosi di una raccolta di estratti da concerti, interviste e live televisivi, di 'regia' vera e propria è difficile parlare); con la band aveva già lavorato per le riprese della data di Kilburn del 1977, che uscirà in dvd solamente oltre 30 anni dopo (2009). 6/10.
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