Regia di Raoul Walsh vedi scheda film
E' un buon film di azione e avventura, ambientato nelle paludi della Florida; i personaggi e gli schemi sono però quelli di un tipico western. Ho avuto tuttavia l'impressione che Walsh qui non sia al suo meglio. Lavora bene e professionalmente, e tutto il film ha l'aspetto del cinema classico come si deve. Tuttavia, secondo me, il regista dirige con poca passione e forse non è molto coinvolto dalla vicenda. La molta azione e le stupefacenti riprese anche subacquee, infatti, vanno a scapito dei dialoghi (pochi) e della definizione dei personaggi. Questi sono piuttosto approssimativi, con eccezione del protagonista (Gary Cooper bravo come sempre) e della ragazza (una Mari Aldon provocante e sensuale). Questi hanno una certa identità e psicologia, ma altri grandi film dell'epoca e dello stesso Walsh mi hanno abiutuato a di più.
Quanto agli indiani, benché vengano ammazzati come mosche, non si può parlare di razzismo. Il protagonista, infatti, era sposato con un'indiana poi uccisa da due bianchi ubriachi, dalla quale ha avuto un figlio. Va apprezzato anche il messaggio del film sull'inutilità di ogni vendetta.
E' un film da vedere, ed è impossibile annoiarsi tra paludi, coccodrilli e serprenti velenosi. Non ho dubbi, però, che altre pellicole di Walsh come "Gli amanti della città sepolta" o "La furia umana" gli siano nettamente superiori.
PS: di "Obiettivo Burma!" tutti ne parlano, ma nessuno lo vede. Non c'è in DVD e mi pare che neppure in tv lo diano mai. A quando il lieto evento?
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