Regia di Raoul Walsh vedi scheda film
Un western nel quale si respira a pieni polmoni il gusto per l'avventura: gli attacchi, le fughe, le imboscate, i combattimenti corpo a corpo. E c'è un inizio che non può non far sobbalzare lo spettatore, in quanto sembra di assistere ad un primo abbozzo dell'incipit di "Apocalypse Now". In effetti, il tenente di vascello Tufts viene mandato a cercare (non ad uccidere, comunque) un capitano dell'esercito, che conduce la guerra contro i Seminole, per la conquista della Florida, con metodi non convenzionali. Siamo nel 1840, ma si potrebbe parlare di metodi da "commando". Certo, disturba parecchio il fatto che il film sia uno di quelli della "vecchia Hollywood", dove gli indiani erano veramente i cattivi ed il regista (Walsh aveva esordito nel grande cinema interpretando il capo del Ku Klux Klan in "Nascita di una nazione" di Griffith) se ne infischiava altamente delle loro sacrosante ragioni. Fra l'altro, qui siamo all'inizio degli anni cinquanta e i pellerossa potevano facilmente essere apparentati con i bandierarossa... Non sapendo se attribuire un buono per la qualità complessiva del film oppure un sufficiente per penalizzare questa ideologia del regista, me la cavo cliccando su buono e rivolgendo un'ideale occhiataccia di biasimo a Raoul Walsh (che resta, in ogni caso, un grande regista).
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