Regia di Oliver Stone vedi scheda film
Quando Oliver Stone abbandona tutti gli eccessi che lo hanno reso a seconda dei punti di vista famoso o famigerato è capace anche di sfornare dei bei film.E'il caso di questo Talk Radio,bello e misconosciuto vista la sua sfortuna al botteghino e nei vari Festival in cui è stat presentato, ispirato alla storia vera di uno speaker radiofonico,Alan Berg,tratto da una piece teatrale scritta da Eric Bogosian che qui intepreta la parte del protagonsta.E questa parte scomoda gli calza straordinariamente a pennello,è lui il cardine del film mentre Stone che spesso è anticipato dal proprio linguaggio registico altamente retorico o dal proprio egocentrismo che lo fa porre irrimediabilmente al centro della scena ,è defilato con una regia sobria ed elegante,dotata di grande ritmo,quasi esclusivamente in interni.Talk Radio è il festival della logorrea acuta ma non c'è modo di annoiarsi con un personaggio così eccessivo e dalle posizioni ideologiche a loro modo estreme.Non un agiografia ma la storia di uno speaker radiofonico sgradevole,narcisista e iconoclasta,un uomo incapace di coltivare un rapporto con una donna che non sia improntato dai suoi eccessi,con un ex moglie che ancora lo ama(e che lui abbatte con la sua solita mitragliata di parole a testimoniare tutto il suo disprezzo) e una segretaria/amante/programmista trattata al massimo come una servetta.La fine è nota e direi che è ache attesa.Il suo programma radiofonico Voci nella notte è lo specchio delle contraddizioni che scuotono l'America alla base,la nazione più democratica del mondo eppure anche quella dove avvengono più crimini violenti.Si sa ,nella massa si nasconde sempre la mela bacata,il marcio.E questo valeva anche per un programma radiofonico locale che andava in onda nel cuore della notte.Gli psicopatici possono essere sempre in ascolto....
regia sobria ed elegante
ottimo
defilata
poco incisiva
magrissimo
non male
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