Regia di Paul Tibbitt, Mike Mitchell vedi scheda film
Secondo film che riporta sul grande schermo la stramba ciurma marina capitanata da Spongebob. Ma se il primo era un po' bambinesco e sopratutto infantile in alcune scene, questo secondo film è una follia demenziale che ricorda moltissimo lo stile di Zucker-Abrahams-Zucker. E il paragone non è per niente esagerato! Perché è una vera e propria dimostrazione di come il cinema d'animazione non sia solo per bambini, ma anche adatto a un pubblico adulto per via delle citazioni (tra cui Shining, dove troviamo due inquietanti gelati che ricordano moltissimo le 2 gemelle nel capolavoro horror di Kubrick) e per via di un umorismo non-sense che vuole essere la parodia di generi come il post apocalittico, il western e ai film di supereroi. La prima parte (cioè la migliore) è incentrata sull'apocalisse scoppiata a Bikini Bottom ed è perfetta perché ha una comicità ai limiti dell'assurdo e del vero demenziale, ma anche perché ricorda moltissimo film come "Mad Max" o persino "1997: Fuga da New York" di Carpenter. La parte dei "viaggi nel tempo" è anche questa molto ben costruita e il delfino vestito come Doctor Who è una scelta a dir poco geniale. L'ultima parte,cioè quella fuori dall'acqua, non è male, ma a differenza delle 2 precedenti è più infantile e più aperto verso un pubblico di bambini. Però anche qui troviamo una critica verso gli americani e i fast food (nella scena dove si fiondano per prendere i nuovi hamburger di Barba Burger) e anche verso il cinema supereroistico che ormai sembra essere l'unica risorsa per il cinema moderno.
La CGI è utilizzata benissimo e Antonio Banderas riesce a recitare molto bene la sua piccola parte di Barba Burger.
Insomma, pur non essendo un capolavoro, "Spongebob: Fuori dall'Acqua" è un film d'animazione che diverte moltissimo e che ha un umorismo non-sense e demenziale straordinario.
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