Regia di Olivier Megaton vedi scheda film
Proprio quando sta per riavvicinarsi alla ex-moglie (Janssen) dalla quale è separato da anni, Bryan Mills (Neeson) si ritrova in un ginepraio: torna a casa e trova la donna morta. Viene incolpato dell'omicidio e costretto a fuggire. Il commissario che gli sta dando la caccia (Whitaker) ha intuito che l'uomo è innocente, ma gli rimane alle costole costringendolo a una fuga continua, mentre l'inseguito cerca di capire cosa sia successo. Scopre così che si tratta di una manovra combinata tra il nuovo marito della sua ex moglie (Scott) e la mafia russa.
Arrivata al terzo episodio, la serie di Taken mostra di avere ormai il fiato cortissimo come il suo protagonista quando fa jogging. A poco serve la firma di Megaton (nomen omen) a suggello del copione di Luc Besson per una storiellina stantia, reazionaria, patetica, del tutto inverosimile (nemmeno a dirlo) e con l'ennesima caricatura dei russi cattivissimi e supertatuati. Sembra la bruttissima copia de Il fuggitivo con una sceneggiatura degna dei film di Steven Seagal.
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