Regia di Jaco Van Dormael vedi scheda film
Si ride (poco) e si pensa (molto, troppo) durante la visione di questo film. E' un'opera bizzarra, amara, triste, che lascia ferite peggiori di quelle che può infliggere uno splatter, perché queste ci mettono molto più a rimarginarsi. Può fare più o meno lo stesso effetto de "L'Attimo Fuggente", ma mentre quello può spingere a cambiare la propria vita (come successe a chi scrive), questo porta a constatare quanto poco senso abbia quella che si conduce e alla quale è impossibile sfuggire. Non si tratta comunque di un capolavoro, Benoit Poelvoorde non è sfruttato quanto meriterebbe, del resto non è lui il protagonista, al contrario di quanto fa credere la locandina, e la filosofia è alquanto diluita, il finale vira sul bizzarro e smorza l'acidità della visione d'insieme, comunque la pellicola merita di essere vista, con l'avviso di non prenderla troppo sul serio.
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