Regia di Jaco Van Dormael vedi scheda film
Dio(Benoît Poelvoorde) è raffigurato come un uomo burbero, vive a Bruxelles con la moglie(Yolande Moreau) e una figlia di 10 anni, Ea(Pili Groyne), sorella del figlio più celebre. Ea, vedendo che il padre altri non è che una persona sadica che fa capitare disgrazie all’umanità solo per noia, decide di sabotarlo, scendere tra i mortali per trovare 6 apostoli scelti, e scrivere così un nuovo “nuovo testamento”…
Dio esiste e vive a Bruxelles (2015): locandina
Il film è improntato su uno stile surrealistico, come Big Fish di Burton o il Favoloso mondo di Amelie di Jeunet, con una differenza sostanziale nel registro che lo sospende su un filo tragicomico.
Si avvale di uno script originale, sviluppato molto bene nella messa in scena; nella prima parte i tempi sono gestiti benissimo,ma nella seconda si perde un po’ di ritmo, forse dovuta più a qualche ridondanza di sceneggiatura che a scelte registiche.
Dormael, gestisce molto bene le situazioni, passando da inquadrature classiche a steadicam in POV, con buoni risultati sia “emozionali” che narrativi.
Dio esiste e vive a Bruxelles (2015): Jaco Van Dormael
A supportare Dormael c’è la musica, che aiuta ad immerge nel mondo assurdo proposto, varia dalla più toccante per i momenti più "poetici" ad una più scanzonata per sottolineare quelli più comici.
Vi sono poi idee riprese da “Amelie”, come il rappresentare visivamente metafore e similitudini fatte dai personaggi(es: ‘’il suono della voce di un uomo è come il rumore fatto da vari uomini che schiacciano noci simultaneamente’’ e subito ci viene mostrata la scena), o più originali, come quella che “ognuno ha la sua musica dentro” questa a sua volta sviluppato per rafforzare la caratterizzazione dei personaggi e aggiungere forza espressiva nelle scene.
Dio esiste e vive a Bruxelles (2015): Pili Groyne
Un film originale nello script, nella rappresentazione di Dio, di quello che consegue il "nuovo-nuovo testamento" e all’interno di questo, la storia ed evoluzione di sei persone, evoluzione veicolata da Ea.
Anche se lo stile non è nuovissimo, i dialoghi, il comparto tecnico e un buon cast riescono a rendere il film affascinante nel suo surrealismo.
Voto: 7.5
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