Espandi menu
cerca
Dio esiste e vive a Bruxelles

Regia di Jaco Van Dormael vedi scheda film

Recensioni

L'autore

hitchwilder92

hitchwilder92

Iscritto dal 2 aprile 2015 Vai al suo profilo
  • Seguaci 1
  • Post -
  • Recensioni 11
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Dio esiste e vive a Bruxelles

di hitchwilder92
10 stelle

Fortunatamente in Europa il buon cinema esiste ancora, Spagna, Francia e Inghilterra sono gli unici paesi che sfornano talenti e film interessanti ogni anno, insieme alla Corea del Sud, Cina e Giappone, sono gli unici paesi che portano avanti un'idea di cinema ben precisa. Dio esiste e vive a Bruxelles è il quarto film del regista belga, Jaco Van Dormael, una commedia brillante, pungente e satirica che colpisce la religilne e la credenza in Dio; un film ateo sotto ogni punto di vista, dalla scelta di personificare Dio a quella di alcune battute tese a giustificare l'ateismo convinto del regista. Ea è una bambina di dieci anni, figlia di Dio e sorella di Gesù Cristo, quest ultimo scappato di casa molto tempo prima; la giovane decide di abbandonare il padre perché stufa di come gestisce le faccende umane, e di come tratta la moglie, quest ultima viene vessata dal marito che adotta un comportamento fascista da manuale. La piccola Ea decide di fuggire e di scrivere un "Nuovo nuovo Testamento", va dunque alla ricerca di sei apostoli, su consiglio del fratello, per scrivere su di loro anziché su di lei; prima di partire decide di punire il padre e prima di formattare il computer con cui lavora invia a tutti gli uomini un Sms con scritto quanto gli resta da vivere, cosi l'umanità, libera dalla paura più grande è libera di non seguire più una vita dedita alla religione. Arrivata sulla terra comincia l'avventura, trovati tutti e sei gli apostoli, il film continua fino ad un finale epico ed entusiasmante. Il film è diviso in capitoli: la genesi, l'esodo, i vangeli, il cantico dei cantici, ognuno scandito da uno stravolgimento della trama. La regia del film è posata, i virtuosismi sono presenti ma vengono inseriti poco alla volta, così da non risultare fastidiosi, il regista è un vero e proprio creatore di immagini, proprio come dovrebbe essere ogni regista, due o tre sono le immagini significative, una su tutte è il cambiamento del cielo alla fine. La sceneggiatura è curata minuziosamente, il film non annoia mai e tiene un ritmo scorrevole per tutta la sua durata. Una battuta su tutte mi ha fatto riflettere e mi ha dato la conferma dell'ateismo estremo del regista: alla lamentela del barbone, e alla sua speranza di una vita migliore dopo la morte, Ea risponde che il paradiso è la vita terrena e che non c'è niente dopo, solo buio. La fotografia non presenta picchi di altissimo livello, per una commedia così, non sono nemmeno richiesti, forse è l'unico aspetto tecnico che non ha bisogno di essere disquisito. La recitazione invece è incredibilmente realistica e di ottimo livello, a cominciare da Dio, interpretato dall' ormai famoso Benoît Poelvoorde, protagonista di "Giù al nord"; ogni scena in cui c'é Dio è comica, non sbaglia mai i tempi della battuta e le sue espressioni sono incredibilmente autentiche. Dio esiste e vive a Bruxelles è un film da non perdere, la più bella commedia uscita quest anno al cinema.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati