Regia di Pete Docter vedi scheda film
Una miniera di sfrenata commozione, splendente magia pittorica e galattica potenza filosofica e ideativa.
La vita quotidiana di Riley, allegra undicenne appassionata di hockey, è una vita colma di gioia, sino a quando qualcosa non perturba la sua lieta serenità: il forzato trasferimento in un'altra città, in un'altra casa, che le instilla paura, rabbia e disgusto in quantità. Ma non tristezza. Per quale ragione non le provoca tristezza? Perché, nella testa di Riley, Gioia è del parere che Tristezza potrebbe nuocere al bene della bambina e le impedisce di esercitare le sue facoltà. Ebbene sì: nel capolavoro di animazione della Pixar, le cinque principali emozioni a capo dei comportamenti di ogni persona si materializzano in mirabolanti personaggini colorati che governano il complicato turbinio interiore di questa bambina. L'avventuroso viaggio di Gioia e Tristezza, smarritesi nei meandri della sua mente in seguito a un loro bisticcio, è sia una miniera di sfrenata commozione (indelebile la storia del tenero amico immaginario dimenticato, fine allusione alla morte dell'infanzia), splendente magia pittorica (sfondi, colori e fantasie invogliano a tuffarsi dentro lo schermo) e galattica potenza filosofica e ideativa (il treno dei pensieri, le isole connesse alla personalità, la fabbrica dei sogni strutturata come uno studio cinematografico, la discarica dell'oblio, il quartier generale), sia, non di meno, la presa di coscienza, da parte di Gioia, dell'essenziale importanza di Tristezza: "sfogliando" un ricordo felice di Riley contenuto in una sfera di vetro luminosa, l'emozione capisce che i momenti tristi dell'esistenza concorrono alla crescita e alla formazione di Riley quanto quelli festosi. Del pianto, a volte, c'è bisogno. Reprimerlo è un brutto errore. Con Inside Out, ritorna la Pixar di Up (sempre diretto da Pete Docter, geniale autore di soggetto e sceneggiatura del film), ovvero quella che sa parlare al cervello e al cuore dei grandi più che dei piccoli. Un Oscar vinto su due candidature.
Di amabile grazia la colonna musicale al pianoforte di Michael Giacchino.
Le voci originali sono più famose di quelle nostrane: Amy Poehler è Gioia, Lewis Black è Rabbia, Bill Hader è Paura, Kyle MacLachlan è il papà di Riley, Diane Lane è la mamma. Cammeo al doppiaggio di Frank Oz (che fa una delle guardie del Subconscio).
♥ Film STRAORDINARIO (10) — Bollino VERDE
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