Regia di Pete Docter vedi scheda film
Roba forte sul serio, dalla profondità al significato, dai sentimenti ad una costruzione sorprendente della mente umana. C'è da ridere e da pensare senza uno straccio di retorica o di noia.
Una bambina deve affrontare un trauma, ne uscirà più matura ma – soprattutto nella sua testa – sarà un’ epopea.
Una rappresentazione difficilissima attraverso un linguaggio che più semplice non si poteva, la testa suddivisa in tutte le sue parti, ciascuno parla e dice la sua per spiegare cosa ci capita dentro e per capire che se qualcosa non va vale sempre la pena tenerne conto e parlarsi.
Fondamentalmente complesso, cinematograficamente dinamico e ben strutturato. Anche se semplice sostanzialmente per lo spettatore, viene da pensare come si abbia fatto ad arrivare ad una teorizzazione tanto complessa del cervello umano e creare un meccanismo tanto perfetto: non s’impasta, non annoia, e soprattutto riesce ad emozionare.
Un film per tutti, un film che fa pensare senza impegnare troppo, un film che viene addosso come un macigno, un film che insegna che siamo tutti importanti e che vale la pena ascoltare ed ascoltarsi perché anche la sensazione più sgradevole può aiutare, anzi, può essere fondamentale.
La cosa che più sorprende però è come possa essere stata fatta un’epopea simile senza uno straccio di retorica o senza cadere nelle solite trappole di cali di ritmo; ogni obiettivo è raggiunto, ogni sensazione arriva al cuore, persino quando è ora di commuoversi: ci si commuove sul serio lo assicuro.
Insomma un trip di LSD per tutta la famiglia con azione e sentimenti, niente è mai di troppo: perfetto.
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