Regia di Luca Miniero vedi scheda film
Gli alunni di una poverissima scuola campana vanno in visita presso i colleghi di un istituto toscano modello; si tratta però di un equivoco: al posto dei ragazzini del sud si prevedeva l'arrivo di coetanei africani. Fra gli scolari e i professori delle due scuole scoppia immediatamente la rivalità.
Luca Miniero, abbandonato ormai da tempo il sodale Paolo Genovese e dimenticata la fortunata - al botteghino - parentesi dell'accoppiata Benvenuti al sud / Benvenuti al nord (2010-12), continua a insistere sulle differenze fra settentrione e meridione nazionali (come nel precedente Un boss in salotto, 2014) con questo La scuola più bella del mondo. L'ennesima commediola stereotipata dalla morale vergognosamente orientata al volemosebbene, che fa leva su un buonismo ormai estinto da tempo e che sfrutta gag risapute ad alto tasso di banalità. La sceneggiatura firmata da Daniela Gambaro, Massimo Gaudioso e dal regista stesso è effettivamente un concentrato di luoghi comuni straregionali ormai stantii, orientato al tarallucci & vino e privo di qualsiasi credibile mordente; non basta la verve dei protagonisti a dare un tono ai blandi contenuti del lavoro. Nel cast troviamo Rocco Papaleo, Christian De Sica, Angela Finocchiaro, Lello Arena (da lungo tempo lontano dal grande schermo) e Miriam Leone; tutti personaggi macchiettistici e monodimensionali, sostanzialmente da barzelletta. Un film di cui non c'era francamente bisogno. 2/10.
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