Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film
Buona l'idea, ma scarsa la realizzazione, di questa commedia di Carlo Vanzina. Un quarantenne benestante, improvvisamente in crisi coniugale, si augura di poter tornare al tempo della sua adolescenza e poter cambiare alcune scelte che l'hanno condotto a tale situazione sentimentale. In seguito ad un incidente stradale, viene accontentato e si trova, insieme ad un suo amico, catapultato agli inizi degli anni '90, e scopre che cambiare il destino non e' assolutamente facile. Il film, di breve durata, mostra una ricostruzione di scarso spessore di quegli anni, con una rivisitazione di oggetti e contesti caratteristici, forse con l'intento di suscitare nostalgia in qualche spettatore ormai trentenne o quarantenne, ma con scarsi risultati. Anche la vicenda sentimentale e' scontata ed insipida: il tutto ha il "sapore" di posticcio, l'aspetto adulto dei protagonisti - nonostante sia spiegato chiaramente che gli altri personaggi li vedono come adolescenti - e l'incompleta ricostruzione delle ambientazioni - una Roma dei nostri giorni, con vetture anni '90 in primo piano e vetture attuali sullo sfondo, minano nelle fondamenta l'atmosfera del film. Interessante comunque la conclusione, e la morale, che ci comunica l'impossibilita' di sfuggire al nostro destino, nonche' la ricostruzione, molto "edulcorata" di una famiglia-tipo, i cui membri riescono a rimanere uniti nonostante le piccole e grandi difficolta' quotidiane. Occasione persa per la colonna sonora, che non ha legami con le sonorita' degli anni '90.
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