Marco è sposato con una donna bellissima e ha un figlio e un ottimo lavoro. Tutto sembra perfetto ma la moglie, con cui sta da 25 anni, gli annuncia che ha un altro uomo e vuole la separazione. Costretto ad andarsene di casa, Marco chiede aiuto al miglior amico Claudio, che conosce dai tempi della scuola. Una sera, mentre i due passeggiano per strada di notte, Marco esprime il desiderio di poter ritornare indietro quando un'auto li travolge. Dall'incidente, i due amici si risveglieranno nel 1990, pochi giorni prima del fatidico incontro tra Marco e quella che sarà la sua futura moglie...
Note
Il vero nucleo teorico (perché nel cinema dei Vanzina c’è sempre un nucleo teorico, con buona pace dei banalizzatori) in questa versione 2.0 di S.P.Q.R. è l’impossibilità di uscire da un presente ormai scollato e sradicato dal proprio passato prossimo. L’oggettistica come suggestivo vintage, Maniac che risuona come mantra svuotato di senso, luoghi comuni snocciolati in dialoghi che attestano uno scarto insanabile («2.000 lire sono 1 euro: io ci andavo avanti una settimana»): l’uomo del terzo millennio non può uscire dall’oggi senza sentirsi alieno. Vanzina, finalmente, ne prende atto.
Torno indietro e cambio canale potrebbe essere il pensiero dopo la visione del film. Peccato: un idea simpatica si trasforma in una classica "caciara" vanziniana
Due quarantenni, amici da una vita, ognuno con problemi personali a proprio modo insuperabili, si ritrovano inspiegabilmente retrocessi all'epoca del loro ultimo anno di liceo. Cercheranno di approfittare della situazione per cambiare eventi-chiave che possano avere una ricaduta sul presente...
"Sembra Ritorno al Futuro", dice a un certo punto Ricky Memphis. Sembra, forse, ma… leggi tutto
I fratelli Vanzina realizzano uno degli ultimi film assieme sfruttando la vecchia idea dell' involontario viaggio nel tempo che permette ai protagonisti di modificare il loro futuro. Lasciatemi però dire che fa un po' strano vedere lo statuario e apollineo Raul Bova lasciato da una Giulia Michelini qualsiasi. Comunque questo è lo spunto da cui la sceneggiatura parte per… leggi tutto
"Se potessi tornare indietro cosa cambieresti?" dice la locandina: io ne sono sicuro, non guarderei i film dei Vanzina.
A parte la storiella a sapore pseudo-romantico che è della solita pochezza a cui ci hanno abituato i Vanzina (specialmente negli ultimi 20 anni), a far specie è proprio come è girato questo filmettino, con sbavature e sciocchezze indegne persino di una…
I fratelli Vanzina realizzano uno degli ultimi film assieme sfruttando la vecchia idea dell' involontario viaggio nel tempo che permette ai protagonisti di modificare il loro futuro. Lasciatemi però dire che fa un po' strano vedere lo statuario e apollineo Raul Bova lasciato da una Giulia Michelini qualsiasi. Comunque questo è lo spunto da cui la sceneggiatura parte per…
Il salto all'indietro per cambiare la propria vita è un tema molto gettonato al cinema e Vanzina lo interpreta all'italiana, anzi per meglio dire alla romana, proiettando i due protagonisti nel passato, ma lasciandoli con le fattezze di oggi. Primo errore. Gli attori provano a fare gli adulti stupiti tornati nelle scarpe di adolescenti, ma proprio non ci riescono. Secondo Errore. La…
Due quarantenni, amici da una vita, ognuno con problemi personali a proprio modo insuperabili, si ritrovano inspiegabilmente retrocessi all'epoca del loro ultimo anno di liceo. Cercheranno di approfittare della situazione per cambiare eventi-chiave che possano avere una ricaduta sul presente...
"Sembra Ritorno al Futuro", dice a un certo punto Ricky Memphis. Sembra, forse, ma…
Buona l'idea, ma scarsa la realizzazione, di questa commedia di Carlo Vanzina. Un quarantenne benestante, improvvisamente in crisi coniugale, si augura di poter tornare al tempo della sua adolescenza e poter cambiare alcune scelte che l'hanno condotto a tale situazione sentimentale. In seguito ad un incidente stradale, viene accontentato e si trova, insieme ad un suo amico, catapultato agli…
Carlo Vanzina dirige Raoul Bova e Ricky Memphis, che finiscono nel 1990, dove tutti li vedono come i ragazzi che erano. Raoul Bova, tradito dalla moglie nel presente, ha così occasione di cambiare vita, evitando di sposarla. Il film ha un target definito, cioè i nati verso il 1970 circa, che potranno cogliere tutti i riferimenti degli anni ’90, e in definitiva è un…
Torno indietro e cambio vita non è un film elaborato: iniziandone la visione, puniti da una situazione piatta al limite della noia, non si vede l'ora che si compia quel vaticinio sentenziato dal titolo, quando ciò avviene ci si deve peraltro accontentare di un misero strategemma narrativo che ci consente di prendere l'ascensore per gli anni '90. Qui, senza troppi sbigottimenti e…
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Commenti (6) vedi tutti
Bello, leggero, pieno di buchi ma ben oliato.
commento di il drugoI Vanzina dovrebbero spiegarci come poteva funzionare la connessione internet dello smartphone nel 1990. Film con una marea di errori imbarazzanti.
leggi la recensione completa di silviodifedeCome si fa a lasciare Raul Bova ?
leggi la recensione completa di Lellina65Film simpatico ,sara' anche per la presenza della Michelini !!! voto.6.5.
commento di chribio1Torno indietro e cambio canale potrebbe essere il pensiero dopo la visione del film. Peccato: un idea simpatica si trasforma in una classica "caciara" vanziniana
leggi la recensione completa di Guidobaldo Maria RiccardelliMa dai, dà quello che promette, e in più momenti diverte.
leggi la recensione completa di tobanis