Regia di Mario Camerini vedi scheda film
Prologo alla Matarazzo, con annesso flashback: ragazza cresciuta in orfanotrofio viene sedotta e abbandonata (con bambina) da giovane riccastro. Qualche anno dopo la ragazza, che per mantenersi lavora presso un salone di bellezza, si destreggia fra bellimbusti che vogliono approfittarsi di lei e un uomo qualunque che alla fine trova la sua riscossa. Il risultato è un po’ schematico rispetto per es. a I grandi magazzini, che raccontava una storia analoga (il timido amore fra due semplici dipendenti di un negozio, la tentazione di una vita lussuosa che sembra a portata di mano) ma dove il rapporto fra commedia e dramma veniva risolto con più fluidità e dove la coppia De Sica-Noris era meglio affiatata. Però forse il difetto principale del film consiste nell’essere ormai in ritardo sui tempi: non a caso è il remake di una prima versione diretta dallo stesso Camerini dieci anni prima, la cui riproposta in piena guerra suona anacronistica.
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