La giovane Adriana è stata ingravidata e poi abbandonata dal conte Diego. La ragazza-madre lavora in un istituto di bellezza per mantenere se stessa e la figlia, quando un timido ragioniere, Mario Fabbrini, si invaghisce perdutamente di lei. Un giorno Adriana rivede il suo antico seduttore che vorrebbe riprendere la relazione con lei, ma l'impiegato trova il coraggio di metterlo alla porta per sposare la ragazza, salvandola così da una vita di stenti.
Note
Remake del film omonimo realizzato da Camerini nel 1933, con Elsa De Giorgi e Nino Besozzi al posto di Alida Valli e Gino Cervi. Alle prese con un soggetto tipico della letteratura popolare, Camerini ne trae un film sobrio e composto.
Un dramma femminile d'epoca con la sua onesta dignita' e una Valli di prim'ordine.Forse un po' datato,ma certi fatti sono riscontrabili anche ai giorni nostri.Voto 6.5.
Prologo alla Matarazzo, con annesso flashback: ragazza cresciuta in orfanotrofio viene sedotta e abbandonata (con bambina) da giovane riccastro. Qualche anno dopo la ragazza, che per mantenersi lavora presso un salone di bellezza, si destreggia fra bellimbusti che vogliono approfittarsi di lei e un uomo qualunque che alla fine trova la sua riscossa. Il risultato è un po’ schematico… leggi tutto
E' un melodramma ben diretto e interpretato, soprattutto dalle due punte di diamante Alida Valli (bella e calata nella parte) e dal giovane Gino Cervi (il cui volto comunica molte sfumature). Mario Camerini, regista a suo agio nella commedia come nel dramma, dirige con mano ferma e infonde nel film persino una certa tensione, tramite l'interesse che suscita nello spettatore per la sorte dei… leggi tutto
Adriana, sedotta e abbandonata dal conte Diego, è una giovane madre single. Vergognandosi della sua situazione, rifiuta le proposte di Mario, ragioniere e collega di lavoro. Quando Diego torna dalla donna, con l'evidente intento di raggirarla di nuovo, Mario prende le difese di Adriana, che finalmente decide di accettare la corte del collega.
Dieci anni prima lo stesso Mario… leggi tutto
Adriana, sedotta e abbandonata dal conte Diego, è una giovane madre single. Vergognandosi della sua situazione, rifiuta le proposte di Mario, ragioniere e collega di lavoro. Quando Diego torna dalla donna, con l'evidente intento di raggirarla di nuovo, Mario prende le difese di Adriana, che finalmente decide di accettare la corte del collega.
Dieci anni prima lo stesso Mario…
E' un melodramma ben diretto e interpretato, soprattutto dalle due punte di diamante Alida Valli (bella e calata nella parte) e dal giovane Gino Cervi (il cui volto comunica molte sfumature). Mario Camerini, regista a suo agio nella commedia come nel dramma, dirige con mano ferma e infonde nel film persino una certa tensione, tramite l'interesse che suscita nello spettatore per la sorte dei…
Sedotta e abbandonata dal ricco e dissoluto Diego, la giovane Adriana si ritrova a crescere una figlia, soffrendo la stessa solitudine vissuta per anni in orfanotrofio. Nel salone di bellezza nel quale lavora, la ragazza conosce il timido contabile Faustini, che s'innamora di lei e vorrebbe sposarla, ma fa fatica a rivelare i suoi sentimenti e non conosce la sua condizione di ragazza madre,…
Prologo alla Matarazzo, con annesso flashback: ragazza cresciuta in orfanotrofio viene sedotta e abbandonata (con bambina) da giovane riccastro. Qualche anno dopo la ragazza, che per mantenersi lavora presso un salone di bellezza, si destreggia fra bellimbusti che vogliono approfittarsi di lei e un uomo qualunque che alla fine trova la sua riscossa. Il risultato è un po’ schematico…
In piena guerra, Mario Camerini, già tra i principi della messinscena fascista e gran sacerdote dei telefoni bianchi, ricicla un suo melo drammone di dieci anni prima e lo adatta semplicemente ad altri interpreti, dilatandone un po’ la durata. È un veicolo per Alida Valli, l’attrice più magnetica del nostro cinema, ventitreenne ma già bravissima, alle…
C’era una volta mio Padre
taciturno, ponderato, saggio
con cui ho parlato troppo poco per imparare
il messaggio che ora conosco a perfezione.
L’ho guardato pochissimo quest’ Uomo
per non capire che era un…
Riedizione di uno stesso film di Camerini, con l'apporto nella sceneggiatura del grande Sergio Amidei, ma il suo apporto deve essere stato abbastanza relativo. Il film si distingue solo per gli attori, che sanno quello che fanno e non sono vittime di stereotipi tipici degli anni dei Telefoni bianchi.
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Commenti (2) vedi tutti
Un dramma femminile d'epoca con la sua onesta dignita' e una Valli di prim'ordine.Forse un po' datato,ma certi fatti sono riscontrabili anche ai giorni nostri.Voto 6.5.
commento di ezioIl fidanzato l'ha imbrogliata e perdipiù il mondo la condanna; ma chi non molla e non si prostituisce trova sempre una via d'uscita.
leggi la recensione completa di Baliverna