Regia di Peter Weir vedi scheda film
Un altro dei film-mito della mia prima adolescenza, un pò come "Rain man" che uscì più o meno nello stesso periodo e che, come quello, rivisto a distanza di tempo appare piuttosto sopravvalutato. La mia non vuole certo essere una stroncatura, però devo ammettere di avere provato un pò di delusione nel rivederlo: mi aspettavo una pellicola più incisiva sul mondo dei giovani posti di fronte alla scelta dell'anticonformismo intellettuale, l'emozione di certe scene rimane intatta, ma certi schematismi manichei della sceneggiatura finiscono per risultare stridenti. All'attivo del film metto sicuramente l'interpretazione e il carisma di Robin Williams, trascinante nel ruolo del professor Keating, e anche alcuni dei giovani attori come Ethan Hawke o Robert Sean Leonard risultano molto convincenti; il finale resta indubbiamente commovente, e in genere mi sono risultate gradite soprattutto le sequenze più "positive" e vitali, come appunto le lezioni del professor Keating dove si esprime l'urgenza pedagogica di trasmettere una mentalità flessibile, originale e aperta al nuovo. Invece, il film convince decisamente meno quando rappresenta le autorità repressive come il preside, ridotto quasi ad una caricatura, oppure il padre di Neil Perry che per eccesso di rigore e disciplina causa il suicidio del figlio: una figura di "cattivo" resa senza sfumature e senza approfondimento, in maniera piuttosto monocorde. Anche alcuni dei passaggi strappalacrime della parte finale mi sono sembrati troppo caricati, dunque l'Oscar per la sceneggiatura di Tom Schulman (unica statuetta assegnata alla pellicola) mi è sembrato un pò generoso, visto che lo script non è propriamente impeccabile; il regista Peter Weir ci ha messo il suo consueto talento nella direzione del cast e nella cura degli aspetti visivi, ma non è abbastanza per farne il capolavoro che qualcuno vorrebbe.
voto 7/10
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Bravo Stefano approvo in pieno, come sempre la verità sta nel mezzo perchè io questo film lo metterei al rogo e la lista dei motivi è molto lunga ma mi rendo anche conto di essere esagerato, solo non sopporto Mork e la sua faccia mentre amo alla follia Weir e vederli come braccio e mente in questo sviolinata fasulla sulla scuola mi ha sempre causato racapriccio, poi c'è tutto il resto una serie di scolaretti che non salirebbero sopra il banco nemmeno se a terra ci fosse mezzo metro d'acua e stessero piovendo dal soffitto asciugacapelli accesi, I don't know my fellow, I hate this shitty movie.
Ciao Andrea beh io non arriverei a distruggerlo, però al di là dei diversi gradi di apprezzamento, concordo che un bravissimo regista come Weir qui non sia riuscito ad imporsi come in altre occasioni, a mio parere condizionato da una sceneggiatura troppo manichea ed impostata a tavolino... Nel finale quando i ragazzi salgono sui banchi, una lacrimuccia ci può scappare sempre, ciò non toglie che rimane un sapore furbetto che me lo ha fatto apprezzare un pò di meno
Concordo su tutto, l'ho rivisto e anche io mi aspettavo qualcosina in più.
Picnic ad Hanging Rock è un capolavoro immane, questo film se ne parla molto e vedendolo poi la prima volta devo dire che forse il 3.5/5 ci sta come voto. È un film di culto, però sopravvalutato dalla memoria collettiva con in Weir che fa i salti mortali per alzare la media di un film altrimenti mediocre, la mano del regista australiano si sente nelle scene con i gruppo dei poeti estinti nella caverna sotto terra, ha uno spirito libero ed ancestrale tipico del cinema del regista, la libertà anticonformista dal rigido college, peccato che quest'ultimo offra poco, pure Robbin Williams che trova forse il suo ruolo più memorabile, nei fatti è un "mediocre" filosofo del suo pensiero di carpe diem, con risultati semplicisti ma nel finale ovviamente non si può non restare colpiti.
Sopravvalutato lo è stato senza dubbio, ma neanche arriverei a dire che è brutto insomma, se ha colpito così fortemente il pubblico di tutto il mondo dei motivi ci sono ovviamente. A mio parere la sceneggiatura è un po' semplicistica in alcuni dei passaggi più importanti e la caratterizzazione di alcuni personaggi andava curata meglio, ma restano le ottime interpretazioni degli attori come Williams e diverse scene che colpiscono comunque a fondo. Tra i film di Weir The Truman show è decisamente migliore
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