Regia di Andrew Renzi vedi scheda film
Miliardario e filantropo di Philadephia che stanzia fondi per costruire ospedali, Franny (Gere) è divorato dai sensi di colpa dopo la tragica morte dei due suoi migliori amici, causata da un incidente d'auto del quale è responsabile. Tra droghe e morfina, la sua esistenza si dipana in un'inconsolabile abulia fino a quando nella sua vita non fa ritorno Olivia (Fanning), la figlia della coppia rimasta uccisa. Per lei e per il suo compagno Luke (James), Franny si spende in ogni genere di follia finanziaria, entrando prepotentemente nella vita dei due e dando l'impressione di ritrovare un senso alla propria esistenza.
Ancora una volta coinvolto in una storia di incidenti stradali dai risvolti thriller (come ne La frode), Richard Gere offre il suo faccione da sessantenne tanto bello quanto inespressivo a un plot del tutto improbabile, artificioso, che si avvita su sé stesso, pieno di buchi di sceneggiatura (da dove arriva l'enorme ricchezza del protagonista? Perché quella fissazione con puzzole, puzzette e persino pelouche dall'aspetto di una puzzola? Perché Franny è sempre così invadente con tutti?). Film inutile, che ricalca lo spunto del "vicino di casa" scomodo, ma senza risvolti gialli minimamente appassionanti.
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