Regia di Bob Fosse vedi scheda film
Remake di Le notti di Cabiria. Lo spostamento dell’ambientazione da Roma a New York porta con sé modifiche (la protagonista non è una prostituta da strada ma l’entraîneuse di un locale notturno) e tagli di intere sequenze (il pellegrinaggio al santuario); in compenso ci sono numeri musicali che rallentano di molto l’azione (particolarmente gratuito quello con Sammy Davis jr). La MacLaine, che aveva alle spalle Qualcuno verrà, era sicuramente l’attrice hollywoodiana più adatta a sostituire la Masina; anche Montalban si cala bene nel ruolo che era stato di Nazzari, e la Bouchet sembra la controfigura di Dorian Gray. Invece l’attore che prende il posto di Périer è un tipo completamente diverso, il che giustifica il leggero cambiamento del finale: non sarebbe stato credibile che un uomo con un lavoro ben remunerato progettasse di uccidere una prostituta per derubarla. Ma il difetto di fondo è quello comune a tanti remake: nessuno ne sentiva il bisogno.
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