Regia di Christopher Landon vedi scheda film
L'ennesimo tentativo di mescolare il genere "zombesco" con le commedie giovanilistiche stile "nerds" si rivela di fatto riuscito: tre protagonisti spassosi, situazioni e comicità ben gestite da un regista che proviene dall'horror serio ma dozzinale, elevandosi qualitativamente.
Restare legati al mondo degli scout è da sfigati: infatti i raduni sono sempre pressoché deserti e le occasioni per arruolare nuovi elementi, raramente trovano modo di concretizzarsi.
A tenere le file del gruppo locale restano tre nerd in croce: uno autentico, gli altri due invece già omologati al gruppo di coloro che reggono il passo dei tempi: uno furbetto ed astuto, l’altro più che altro di buon cuore.
Quando l’impacciato e ingenuo capo scout, nemmeno tanto segretamente infatuato del fascino kitch e fuori tempo della procace Dolly Parton, viene incidentalmente aggredito da uno zombie creato accidentalmente in laboratorio a causa di un maldestro tentativo (ma esilarante) di rianimazione praticato ad un paziente da parte di un imprudente ragazzo addetto alle pulizie, la piaga della contaminazione comincerà il suo inesorabile corso, portando morte e distruzione ogni dove.
Spetterà dunque allo sparuto gruppetto degli scout dimostrare il senso pratico e la capacità di rendersi utili e fattivamente concreti in un caso di emergenza di questi livelli.
L’opera seconda di Christopher Landon ritorna sulle tracce dell’ormai abusato filone “zombesco”, che anche sotto forma di deviazione in farsa ha già avuto diverse occasioni, alcune anche riuscite, per essere rappresentato con sagace ironia.
Qui nulla di nuovo viene ad aggiungersi, ma la storia nel suo complesso risulta divertente, i personaggi dei tre protagonisti sono tutti diversamente divertenti e simpatici, e le gag sulle dinamiche della contaminazione suscitano risate senza eliminare completamente quel sottofondo di inquietudine che l’apocalittica circostanza rende pertinente.
Nel cast spiccano per simpatia due giovani promesse come Tye Sheridan (il saggio, l'onesto e politically correct), e Logan Miller, suo contraltare malizioso e intrigante, ma proprio per questo ancor più simpatico.
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