Regia di Robert Schwentke vedi scheda film
Continua il racconto della vicenda dei Divergenti, che in una società del futuro nata in seguito ad una catastrofe e divisa in fazioni i cui membri si differenziano per propensioni ed occupazioni, sono coloro che risultano adatti ad ogni ruolo. La protagonista Tris è l'unica Divergente in grado di aprire una misteriosa scatola nelle mani dell'antagonista, che ne ordisce la cattura. Dall'apertura della scatola apprendiamo alcune nozioni sulla divisione in fazioni della società futura, le quali sono premessa per il terzo episodio. Come accaduto per casi analoghi, il secondo episodio di questa serie è assai "sottotono". Il regista si ritrova parte del lavoro già fatto, essendo stata presentata l'interessante divisione della società in fazioni già nel primo episodio, ma non sfrutta l'occasione, lasciando scorrere buona parte del film sulle descrizioni delle "paturnie" della protagonista (sensi di colpa, oggettivamente inspiegabili; rimpianti, consapevolezza di influire negativamente sulle sorti altrui) e su intrighi tra fazioni. Niente da dire sulle recitazioni, i giovani attori e Kate Winslet sostengono il loro ruolo così come accaduto nel primo episodio; qualche interessante sequenza d'azione, reale o immaginaria c'è, ma non è l'elemento principale. Un episodio ponte tra il primo ed il terzo, ha un suo senso, ma la durata è veramente eccessiva in rapporto ai contenuti.
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