Regia di Scott Cooper vedi scheda film
Jimmy Whitey Bulger: "un vero criminale". Così viene sinteticamente definito il protagonista da uno dei suoi ex complici, divenuto poi informatore della polizia federale. Un gangster movie, dunque. Ora: per riuscire nell'impresa di dimostrare personalità nel dirigere un film di genere servono idee, coraggio, stile innovativo. Ecco: Scott Cooper non ha nessuna delle suddette caratteristiche. Si piazza ancora una volta saldamente al timone della regia e tira dritto verso il prossimo attracco, con mano tanto ferma quanto scontata e pesante. Non giocate a trovare similitudini, omaggi, riferimenti al già visto: sarebbe tempo sprecato. Sedetevi in poltrona e lasciatevi trasportare attraverso il racconto (mai particolarmente appassionante) nella vita dei vari personaggi (mai particolarmente caratterizzati): un boss della mala, il suo contraltare amico di gioventù solo apparentemente dalla parte della legge, il fratello senatore, i comprimari e le comparsate. Due ore di intrattenimento senza infamia né lode. Hollywood è ormai spesso questo: grandi cast in opere discrete. Nulla più. La sfida vera è - se ci riuscite - non pensare a Johnny Depp sotto il trucco...
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