Regia di Dario Argento vedi scheda film
Voto 8.5 - Forse sarò l'unica, ma a me questo film è piaciuto anche più di "Profondo rosso". E' il primo ed anche il migliore episodio della trilogia delle Tre Madri dove vediamo che Dario Argento dimostra la sua genialità dedicandosi finalmente ad un horror vero e proprio, anzichè ad uno dei suoi tipici thriller-gialli nei quali le dinamiche delle trame son sempre le stesse: capire o scoprire chi causa una serie di omicidi a catena. Questa volta invece la trama si condensa di alcune varianti o elementi aggiuntivi quali il soprannaturale e l'esistenza delle streghe, ma può contare soprattutto su uno stile visionario davvero spaventoso, ricco di tranelli psicologici, di momenti che tolgono il respiro e di scene splatter più impressionanti che mai. Dunque Dario Argento in questo caso centra pienamente il bersaglio e non si può far altro che applaudirlo. Come per Profondo Rosso usa ancora le suggestionanti musiche dei Goblin e sceglie un cast impeccabile che riesce a rendersi credibile (non trascurabile soprattutto, anche se in un piccolo ruolo, Udo Kier).
Le sequenze che terrorizzano e causano tensione si susseguono con un ritmo più scatenato del solito. Tutto appare inquietante, cupo, misterioso ed esoterico fin dall'inizio, perchè nulla viene spiegato subito, ma si capisce solo quando la leggenda sulla Regina nera viene raccontata alla ballerina Susy. E tra sgozzamenti vari, verità mitologiche ed un epilogo inquietantissimo (l'accademia di danza che brucia mentre si odono tra le fiamme le urla delle streghe può sembrare un classico, ma risulta invece più agghiacciante del previsto) il film fa il suo effetto rivelandosi a dir poco ipnotico. Era da tanto che non vedevo un horror così spaventoso sull'argomento delle streghe la cui unica pecca sta nel fatto che manca un po' d'anima (i personaggi infatti risultano tutti freddi e non trasmettono molto).
Ha svolto un lavoro più che buono.
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