Trama
Antonia Pozzi ha scelto di vivere intensamente, dal di dentro, ha amato con tutta se stessa senza calcoli e senza tatticismi, ha gioito della bellezza della natura e della purezza della montagna e ha sofferto la perdita, l’abbandono, la mancata comprensione della sua poesia con la stessa tragica lucidità e profondità con cui ha intravisto l’abisso nel quale un’intera generazione stava precipitando. Le poesie, le lettere, le pagine di diario, le fotografie, rappresentano un lascito straordinario, una “voce” altissima capace ancora di emozionare, scuotere, sconvolgere gli uomini e le donne di oggi.
Recensioni
Ventisei anni di esistenza passati a constatare «l’incompatibilità di poesia e vita», Antonia Pozzi era già stata portata al cinema da Marina Spada con Poesia che mi guardi. Bonaiti e Ongania, supportati dalla ricerca del recentemente scomparso Angelo Sala, si avvicinano alla personalità della poetessa milanese con un approccio tra filologia e lirismo, riuscendo nell’impresa di suturare… leggi tutto
1 recensioni sufficienti
Ventisei anni di esistenza passati a constatare «l’incompatibilità di poesia e vita», Antonia Pozzi era già stata portata al cinema da Marina Spada con Poesia che mi guardi. Bonaiti e Ongania, supportati dalla ricerca del recentemente scomparso Angelo Sala, si avvicinano alla personalità della poetessa milanese con un approccio tra filologia e lirismo, riuscendo nell’impresa di suturare…
leggi tutto
Scrivi un commento breve (max 350 battute)
Attenzione se vuoi puoi scrivere una recensione vera e propria.