Regia di Pietro Francisci vedi scheda film
non male questo reperto archeologico cinematografico. soprattutto non lungo. fa specie sentir parlare i barbari in un italiano forbito, e fa sorridere vedere anthony quinn truccato da unno, con gli occhi a mandorla anche se poi si presta notevolmente nel fisico e nella crudele ostinazione ad affrancarsi da una vita di stenti nelle sterile pianure del nord. la sua avanzata pare inarrestabile. la figlia di galla placidia "interpretata" da sophia loren e saggiamente doppiata fa una fine truce in uno splendido urlo della doppiatrice e così l'impero bizzantino-romano o quel che è crolla sotto il peso del proprio lassismo e delle proprie perversioni. una voce fuori campo, dopo che attila ha varcato le alpi ci dice che non si saprà mai con sicurezza cosa ha fatto arrestare l'orda barbarica. di sicuro la preveggenza di irene papas sullo stare attenti su di un uomo che "ti si parerà dinnanzi disarmato" fa pensare l'unno che vede il papa armato solo dei suoi simboli terreni. una grande croce bianca che si staglia sul cielo pone fine all'invasione e al film.
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