Regia di John Crowley vedi scheda film
Non ricordo esattamente quante candidature agli Oscar. Eh beh, questo è proprio il tipo di film che gli Oscat li attira. E volendo aggiungere un po' di malizia, è anche uno di quei film fatti apposta per vincere "qualche Oscar". Diciamo che non è affatto un brutto film. E' diretto con cura, recitato con perizia e sceneggiato con professionalità. Pure troppa. Ma c'è un difetto di fondo, che a me pare voluto perchè ci si è mossi nella direzione di compiacere una laghissima fetta di pubblico. Troppo mélo. Troppo -a tratti svenevole- romanticume. Troppa ridondante enfasi nella voce e nei pensieri della protagonista, la quale è una caricatura della donna perennemente in ambasce, sempre infelice, sempre tormentata. A un certo punto il sottoscritto non ne poteva più delle sue paturnie sentimentali e ho dovuto attingere a tutta la mia pazienza per resistere. E mi spiace doverlo dire perchè - lo ripeto- non è un film detestabile, anzi, diciamo che nel suo spingere l'acceleratore sui sentimenti, è un bel classicone. Ecco, è un film che più "classico" non si potrebbe, uno di quei film che una coppia media non giovane la domenica pomeriggio può andare a vedere a colpo sicuro. Un film dunque rivolto ad un pubblico senza pretese, che cerca solo uno spettacolino gradevole, ma che ad un film non chiede nulla di speciale. Se posso rincarare la dose, è una pellicola che manda in orgasmo quella categoria di pubblico femminile che io definisco (etichetta mutuata da un amico, non mia) quello delle "Signore Con Borsetta". Sinceramente ero curioso oltre misura di vedere la bella e bravissima Saoirse Ronan che effetto avrebbe prodotto per la prima volta (se non vado errato) in un ruolo finalmente aadulto (lei ha rappresentato per anni personaggi da ragazzina). E qui apro una brevissima parentesi, per dire che la Ronan fu a suo tempo meravigliosa protagonista di uno dei miei film di culto assoluto: "Amabili resti" di Peter Jackson. Lei con quegli occhi incredibili e con certe sue espressioni è stata per diversi anni uno dei volti cinematografici più belli. E in questo film? Beh, delusione senz'altro. Intendiamoci, la ragazza recita professionalmente in un film che richiede un'adesione totale (resa felicemente, senza alcun dubbio) ad un ruolo e a una storia che sono intrise di classicità. Però qui sta il bello ma anche il brutto. La vicenda è -come accennavo- troppo enfatizzata nel suo approccio super sentimentale e ciò è in primo luogo da addebitare proprio alla Ronan che esprime un carico di angoscie che la metà bàstano. Sì, certo, l'ambientazione è ottima, l'America degli emigrati irlandesi, tutto un mondo che ci viene disvelato, ma sempre implicante uno sguardo debordante di paturnie sentimentali e amorose che raggiunge livelli patologici. E il tono dei commenti riflessivi della protagonista spesso affidati alla sua voce fuori campo è di un dolciastro-sentimentaloide che si fatica a reggere. Ricordo solo ora che autore della sceneggiatura è un mito per chi conosce ed apprezza i suoi libri e i suoi lavori al servizio del cinema, il grandissimo Nick Hornby il quale -a mio avviso- ha qui però fatto un passo falso, oppure diciamo che si è svenduto ad un copione eccessivamente ruffiano. Nel cast, da segnalare Jim Broadbent (attore sempre infallibile, una sicurezza) e il sempre più bravo Domhnall Gleeson (un giovane attore che adoro e che -se vogliamo- ha già superato in talento il padre, il celebre Brendan Gleeson). Giudizio definitivo sulla "dolce mattatrice" Saoirse Ronan? Giudizio sospeso, preferisco attenderla al varco alle prese con un film meno "svenevole" di questo, più solido. Se la cava in ogni caso bene, la ragazza, ma in un ruolo che non è nelle mie corde di spettatore.
Non è che ne sconsigli la visione, dipende ovviamente dai gusti. Ho solo detto che è tutta l' "impronta" mielosa che non mi ha convinto.
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