Regia di Matteo Garrone vedi scheda film
Un Garrone sperimentatore di nuove strade, dopo le ottime prove cinematografiche degli anni precedenti, ma che non convince pienamente. Vuoi per il fatto di muoversi su vie parallele nei 3 racconti senza commistione alcuna (se non nel finale), una scelta che a mio parere fa perdere ritmo a tutto l'insieme, vuoi anche per un certo manierismo che mal si concilia con le ampie potenzialità di un fantasy al limite con il grottesco (anche se trovo comunque azzeccata la scelta di non affidarsi al digitale in alcune scelte come quella dei mostri, molto più affascinanti nella loro "fisicità"). Ne esce comunque un film visivamente bello ma un pò freddo, continuamente bilanciato tra la voglia di soprendere e la paura di strafare. Tanto di cappello alla voglia di sperimentare vie nuove, ma forse il Garrone più autentico e riuscito rimane quello ancorato alla realtà di film come "Gomorra" o "Reality".
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