Regia di Matteo Garrone vedi scheda film
No, non è bello e si può perdere senza rimpianti.
Grossa delusione, perché il film è noioso, poco interessante e in definitiva, brutto. Neanche bruttino, ma brutto, dato che darò 4/5. Trae ispirazione da un libro del ‘600 poco noto, Lo cunto de li cunti, che fu una raccolta di favole temo ormai dimenticata ma nella quale ci sono gli originali di molte favole ora conosciute in tutto il mondo.
Non è il caso di questo film, dato che si fa riferimento a storie a me sconosciute. Gli episodi sono intrecciati nella proposizione allo spettatore, ma ben poco collegati tra loro (per meglio dire, quasi per nulla).
Purtroppo nelle eccessive due ore regna la noia, le storie mi hanno intrigato ben poco e mi è sembrato uno specchio per le allodole sia la presenza di qualche attore famoso (Salma Hayek, Vincent Cassell) sia qualche scena erotica o qualche nudo.
La realtà è che mi sono fatto due maroni e lo ritengo un film tranquillamente perdibile. Partecipò a Cannes (ritengo senza speranze) e al tempo ebbe notevoli riconoscimenti ai David di Donatello. Trovo che ha avuto costi notevoli, per un’opera non USA; costi che non credo siano rientrati con gli incassi. In Italia andò così cosà, ignoro altrove.
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