Regia di Matteo Garrone vedi scheda film
Matteo Garrone, dopo il successo di Gomorra e Reality, fa il salto di qualità e tenta l’americanizzazione del suo prodotto. A differenza di qualche suo più noto collega, riesce nell’intento di non perdere in qualità e non modificare il suo ottimo occhio, che resta apprezzabile come in ognuno dei suoi lavori, che non mancano dell’evidente estro creativo, che qui diventa il punto cardine attorno al quale ruota la trama da favola che fissa nella memoria ogni sequenza, rendendo possibile finanche un racconto, anzi più, utilizzando lo svolgimento stesso della trama. Un racconto che diventa film, un film che torna racconto. Un cast di stelle e le stupende ambientazioni, rendono questa pellicola un gioiello brillante per l’occhio di chi guarda; la fotografia artistica e ben definita nei tratti, rende il tutto ancora più aureo. Manca di sentimenti, questo è vero, e lascia un certo senso di finale insoddisfazione ma è da consigliare a chi vuole allietarsi con una visione diversa e soddisfacente, che non sembra avere origini italiche e che possiede la concentrazione di validi elementi che riescono a rendere il film un ricordo piacevole.
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