Regia di Matteo Garrone vedi scheda film
In un imprecisata epoca post-rinascimentale nei territori della penisola che un giorno si sarebbe chiamata Italia, le storie di tre famiglie reali si incrociano, anche se senza influenzarsi reciprocamente.
La prima è quella di una Regina che desidera ardentemente un figlio ed è disposta a tutto per ottenerlo, anche a mettere in gioco un'altra preziosa vita; la seconda è quella di un monarca dissoluto (oggi diremmo affetto da sex-addiction) la cui libido gli oscura le facoltà sensoriali e porterà nel suo letto una nubile ottuagenaria; la terza infine quella di un Re il cui istinto parentale è stimolato più da (strani) animali che dalla bella e giovane figlia....
Atmosfere da favola: ma favole per adulti, farcite da meschinità ed egoismo, da crudeltà e voluttà, recuperando anche il magico, in realtà più grottesco che fantastico, della cultura popolare (partenopea e non).
Il tutto collocato in location spettacolari, come solo certi scorci belli e selvaggi della nostra Italia può donare e che Garrone è riuscito mirabilmente a esaltare con una fotografia ad alta definizione, che gioca sulla saturazione dei colori e sa enfatizzare il barocchismo delle scene (agli interessati consiglio vivamente il post //www.filmtv.it/post/31491/luoghi-e-location-del-racconto-dei-racconti-di-garrone/#rfr:home )
Il film è interessante, bello da vedere, forse un po' troppo lungo.
Mi interrogo soltanto sul significato complessivo dell'opera, in particolare nella storia artistica di Garrone che dopo Gomorra e Reality, solo per citarne gli ultimi, passa a una produzione patinata e internazionale...
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