Regia di Matteo Garrone vedi scheda film
Lascia un po' l'amaro in bocca l'ultimo film di Garrone, dal titolo straordinariamente enfatico. Il film contiene tre 'fiabe' differenti e piuttosto male intrecciate tra loro che somigliano più ad un mero (per quanto grandioso possa essere) esercizio stilistico che ad un vero film d'autore. Capisco le ambizioni del regista, ma questo Racconto dei Racconti sembra un film prettamente visivo, interamente basato sulla scenografia e sul trucco che su qualcosa che lasci davvero il segno. Ed anche le storie, ad esempio, che legame hanno l'una con l'altra? Qual è l'intreccio profondo che le tiene insieme? Basta far comparire tutti i personaggi assieme nel finale per giustificare l'intera opera? Basta infarcirla di volti di attori famosi (meglio se statunitensi)? Credo di no. Ma allora il regista dove vuole arrivare? Qual è lo scopo ultimo di tanta ambizione? Dimostrare di non esser da meno rispetto ai colossi statunitensi e metterci sopra un pizzico di autorialità?
Certo è però che il film ha anche del buono: le scenografie sono impeccabili e mi hanno lasciato spesso incantato, le interpretazioni sono perfette, non c'è mai una caduta di ritmo e qua e là si avverte anche un po' di sana suspense. Insomma, è tutto perfetto, misurato e scolpito; ma quest'abito fatto così 'su misura' a cosa serve se non contiene nulla? Se anche il finale di ogni episodio appare così tremendamente vuoto e sbrigativo? Se alcune sequenze sembrano palesemente create per provocare disgusto e senso dell'orrido nello spettatore costretto davvero troppe volte a girare il capo dall'altra parte? Forse è l'antico autore Basile a non essere più attuale? Forse è il regista a non essere stato in grado di rappresentarlo? In ogni caso ci s'aspettava di meglio, molto di meglio. Tabellino dei punteggi di Film Tv ritmo:2 impegno:2 tensione:2 erotismo:1
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