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Il racconto dei racconti

Regia di Matteo Garrone vedi scheda film

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La recensione su Il racconto dei racconti

di M Valdemar
4 stelle

 

locandina

Il racconto dei racconti (2015): locandina




Maraviglioso Garrone.

I racconti(ni) del racconto (che non c'è): brandelli di un corpo filmico - incidentalmente, pretestuosamente "fantasy" - (col)legati tra loro da esilissime ellissi spaziotemporali. Un funerale, un'incoronazione: pochi secondi e unità dei luoghi disunita, random, disvelano la mera struttura episodica. Tre novelle fiabesche con la morale (ma quanto è insopportabile l'ultimo divino ammonimento, con la giovane e bella che sta per ritramutarsi in vecchia cenciosa!), ancorata a modelli e linee di pensiero appartenenti a remote ere (la fonte letteraria, Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile) che, adagiandosi mollemente sulla - banalmente inevitabile - "universalità" di talune tematiche (la paura di perdere coloro che si ama, le forme del potere, l'immor(t)alità, le brame di maternità, l'esercizio del controllo da parte di padri e madri) non riesce - o se ne dimentica, forse - a trovare valida corrispondenza con la realtà contemporanea. L'effetto è lo stesso di quando si riprende in mano una vecchia raccolta di fiabe letta nell'infanzia (o della visione dell'ultima opera firmata dai Taviani). Rimane così un film incastonato come una vistosa pietra preziosa nella sua cerebrale programmaticità, capace certo di alcuni buoni spunti grotteschi ma sostanzialmente disomogeneo, distante, e di cui, alla fine dei (rac)conti, non rimane granché. Oltretutto, sottolineato il meritorio coraggio di Garrone di misurarsi con codici assai inusuali per la nostra monoespressiva cinematografia, lo stesso regista non fa altro che ricordare (quasi rinfacciare) la scelta del genere non essendo in grado però di giocare con i sottogeneri connessi. Sporadiche (ed "ultra-light") istantanee virate sul dettaglio macabro/horror (il cuore divorato) o sull'elemento violento (gli ammazzamenti dell'orco) non fanno un credibile consistente organismo-film. E d'altronde, tutto è subordinato alle indubbie virtù dell'autore de L'imbalsamatore e di Gomorra di comporre immagini e sequenze formalmente suggestive, raffinate, visionarie. Un senso non indifferente per la ricerca e la composizione visiva (re)t(r)attile: si percepisce nettamente, quasi al tocco, la maraviglia delle location (scelte tra alcune delle meno note del Belpaese) ma la natura meramente immaginifica dell'opera fa ritrarre qualsiasi forma e voglia di contatto. E il film - i suoi resti postvisione - rimane lì, in un luogo inaccessibile e destinato all'oblio, tra l'opulenza visiva (da menzionare il lavoro superbo del direttore della fotografia Peter Suschitzky), il fermento sonoro (idem come sopra per l'infallibile Alexandre Desplat) e una galleria di personaggi diversamente interessanti (con attori più o meno efficaci, da Salma Hayek imbalsamata a Vincent Cassel irritante, da Toby Jones di mestiere a una Bebe Cave invece sorprendente) alle prese con storie(lle) di fugace interesse e peso.



Stacy Martin

Il racconto dei racconti (2015): Stacy Martin



Bebe Cave, Guillaume Delaunay

Il racconto dei racconti (2015): Bebe Cave, Guillaume Delaunay

Salma Hayek

Il racconto dei racconti (2015): Salma Hayek




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Ultimi commenti

  1. Carica precedenti
  2. caracalla
    di caracalla

    Io l'ho trovato prolisso noioso slegato disomogeneo e farraginoso. Si dilunga in dettagli che non aggiungono nulla alla narrazione. Avrebbe molti ottimi spunti e qualità ma gli manca il tocco magico unificante che fa decollare la narrazione e la magia (e la leggerezza). Lo trovo anche inutilmente eccessivo in scene disgustose, vedi le due sorelle o le scene orgiastiche del re zozzone. Anche il filo narrativo si inceppa e si perde, vedi la storia dei due gemelli. Peccato, mi aspettavo molto di più e il materiale ci sarebbe stato.

    1. M Valdemar
      di M Valdemar

      Il potenziale c'era. E hai anche ragione quando affermi che "manca il tocco magico" che dia anche un senso ad un film che, sebbene non propriamente brutto, si rivela sostanzialmente irrilevante.

  3. LoLori
    di LoLori

    Non riesco a legger tutto... scusate - e poi... i secchioni siete voi mah... lasciatemi solo dire... come fa uno come "Garrone" a passare dal genere "Gomorra"... a questo?!!
    Ma chi è?!! Ang Lee?!! Nemeno Garrone di De Amicis! :D)
    Mi ha deluso profondamente... mah... certo si lascia vedere...
    ...sempre meglio che trovarsi ancora a lavoro - come sempre - a quell'ora...
    Avendolo visto al cineforum... peccato aver perso la serata con relatore :-/ magari ci avrei capito di più

    1. LoLori
      di LoLori

      quanto all'oscar... questo?! ma se lo scorda!! :D

    2. M Valdemar
      di M Valdemar

      Beh no, perché Garrone non può passare ad altri generi e forme? Può farlo, qui è il risultato a deludere: diciamo che dovremo aspettare altre prove per poter esprimere un giudizio più approfondito. Quanto agli oscar, mah, manco se lo filano di striscio ...

    3. Roger Tornhill
      di Roger Tornhill

      Agli Oscar mi pare fosse nella lista dei titoli papabili, ma tra tutti i proposti per rappresentare l'Italia alla fine l'ha spuntata "Non essere cattivo" di Claudio Caligari.

    4. M Valdemar
      di M Valdemar

      No Roger, non può essere in quanto il film è stato girato in lingua inglese: in teoria quindi potrebbe concorrere per tutte le altre categorie e non come opera straniera. Per la cronaca, come nostro candidato io avrei scelto Martone sebbene forse un po' troppo "vecchio" ...

    5. Roger Tornhill
      di Roger Tornhill

      Vero... ;-)
      Avevo scordato quel "piccolo" particolare...
      Ero certo di averlo sentito nominare nel toto Oscar ma l'avrò sognato... ;-)

  4. LoLori
    di LoLori

    ma guarda che per l'oscar "film straniero" conta la produzione eh!
    E comunque... se non ha vinto "il postino"... questo Garrone... per dirla alla Verdone... "MA DO CAXXO SE PRESENTA?!!!"

    1. M Valdemar
      di M Valdemar

      No no, è la lingua "diversa dall'inglese" [ https://it.wikipedia.org/wiki/Oscar_al_miglior_film_in_lingua_straniera ]. In ogni caso non concorrerà in nessuna categoria ...

    2. LoLori
      di LoLori

      se lo dici tu... comunque... mi pare tutti concordi che l'oscar... non lo meriti davvero...
      un saluto a tutti!

    3. M Valdemar
      di M Valdemar

      Ok, non lo dico io ma lo fa il regolamento ... Sul capitolo (non) Oscar certo concordiamo. Ciao.

  5. ezio
    di ezio

    Questa volta non mi trovo d'accordo con il tuo giudizio,il regista ,secondo me ha creato un quadro barocco,grandioso e magico .....mi ha davvero ipnotizzato,sono entrato in un labirinto grandioso di vizi e molte meschinita'.Da tempo non vedevo un film fantasy cosi' convincente.....per me quattro stelle....poi ovviamente a ognuno il suo giudizio.....grazie per il tuo commento.

    1. M Valdemar
      di M Valdemar

      Apprezzato da molti critici - perlomeno italiani ma anche inglesi - rimango però personalmente nella mia "freddezza": un quadro barocco tutto di superficie ... Ciao e grazie a te per il commento.

  6. vjarkiv
    di vjarkiv

    ...in sintonia!

    1. M Valdemar
      di M Valdemar

      a qualche anno di distanza, mi pare giustamente ridimensionato

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