Regia di Matteo Garrone vedi scheda film
Il racconto dei racconti (2015): locandina
FESTIVAL DI CANNES 2015: CONCORSO
IL RACCONTO DEI RACCONTI è il film di Garrone a cui tocca aprire l'avventura italiana variegata e di lusso presso la sezione Concorso. Da oggi nelle sale italiane, il film, attesissimo sin da ieri con molte richieste di accrediti espresse nei consueti cartoncini esposti al vento e quasi sempre inevasi (chi è in possesso delle cosiddette “accreditation” difficilmente le cede, ed anzi le usa per sé).
E' bello e sintomo di completezza, intelligenza e desiderio di completarsi quando succede che un autore abbandona, magari solo per il momento, i sentieri narrativi percorsi fino ad oggi per dirigersi verso un genere a lui nuovo che lo lancia dinanzi ad una sfida ambiziosa e non senza rischi.
Il racconto dei racconti (2015): Salma Hayek
Col fantasy sontuoso e barocco, e certamente costoso della trasposizione di racconti fiabeschi della tradizione napoletana, Garrone intreccia sapientemente, grazie ad una salda sceneggiatura scritta dal regista assieme a Ugo Chiti e Massimo Gaudioso, tre fiabe aventi per epicentro re o regine o principi, che col loro comportamento risoluto od ossessivo, in qualche modo riflettono su una universalità di atteggiamenti e tendenze che rendono l'uomo così fragile, imperfetto, stolto ed inaffidabile, ma forse proprio per questo così interessante ed intrigante.
D'altronde il bel film di Garrone dimostra una volta per tutte come le favole siano nate prima di tutto per gli adulti, e poi adattate per un pubblico di più piccini per attivare già nei primi anni di vita quel timore e quella prudenza che a volte aiutano a conservare la salute o la vita stessa.
Il racconto dei racconti (2015): Stacy Martin
Con queste tre favole altrettante umane ossessioni sono esplicitate e trovano alla fine il modo per ripiombare come macigni rovinosi su coloro che le hanno create e sollecitate: il desiderio di una maternità ad ogni prezzo e sacrificio; la lussuria di un ricco incontentabile e il desiderio di immortalità che ne consegue; la volontà di un padre di non separarsi mai dalla propria figlia, inducendolo con un inganno a perderla per sempre, rispecchiano tre ossessioni tipicamente umane insite nella personalità dalla notte dei tempi. Le tre vicende zigzagano e si intrecciano abilmente tra di loro seguendo il film un percorso narrativo che tiene desta l'attenzione e quasi rapisce per interesse e curiosità.
Il racconto dei racconti (2015): Bebe Cave, Guillaume Delaunay
Salma Hayek, Vincent Cassell, Toby Jones, John C. Reilly e l'incantevole Stacy Martin di Nymphomaniac, sono solo i nomi di punta di un cast internazionale e perfetto che vede anche i camei di Alba Rorhwacher e Massimo Ceccherini, oltre alla curiosità di due gemelli assolutamente identici (e albini, se non si tratta di trucco) che interpretano due destini socialmente differenti di una unica esistenza separata dalle forzature della prepotenza umana, a volte troppo disinvolta a sfidare la natura, e dimentica di quanto questa possa essere cruda nel riprendersi ciò che le è stato tolto.
Splendide, affascinanti locations tra Puglia e Sicilia costituiscono il teatro scenico più opportuno per l'ambientazione surreale e suggestiva che risulta inevitabile in un contesto in cui mostri, draghi marini ed enormi pulci mutanti divengono il cardine e la chiave per dare una svolta decisiva, e spesso rovinosa, alle fiabe barocche che compongono questa intrigante triade di racconti fantastici concatenata in un unico racconto: da cui ne deriva l'opportuno ed esplicativo titolo.
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