Regia di Richard Lester vedi scheda film
Trovate divertenti e molto avvincenti accompagnate ad altre oltre i limiti della parodia e fuori contesto, che tendono quasi a ridicolizzare il personaggio. Anche i momenti più fantasiosi sono inverosimili, come la manipolazione delle condizioni meteorologiche attraverso un computer (in grado di ‘animare’ anche un semaforo) o la nicotina della Kriptonite sintetica che fa diventare Superman cattivo: magari a Lester e ai Newman poteva sembrare realistico come un uomo in grado di volare...
Poi ci sono scene spassose come le slapstick gag che seguono i titoli di testa, quelle di Gas Gorban (Pryor) ubriaco a Smallville e sciatore sui tetti di Metropolis, dello scultore pisano (originalmente scritta per il secondo film) ...
Un pasticcio, seppur ben fatto. Peccato.
David e Leslie Newman finalmente con le mani libere: meno male che almeno i primi due film furono riscritti da Mankiewicz.
Ancora Ken Thorne, sequenze ben congegnate.
Regista e sceneggiatori. Un esempio: Donner in un’intervista ai tempi del primo film auspicava a una lunga serie di successo (tipo 007), con lui come produttore esecutivo dal terzo in poi, che sarebbe stato diretto da Tom Mankiewicz.
Ennesimo grande e sfortunato attore della serie. La storia sembra scritta più per lui (appare più volte che Superman nel film), che contraccambia dando il meglio di se.
Perfetto anche nella versione ‘cattiva’.
Richard Lester è in gamba, ma fargli dirigere Superman, è come dare affidare 007 o Robin Hood a Blake Edwards. Il suo humor inglese funziona con i Beatles, ma non con l’eroe americano per eccellenza.
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