Regia di William Castle vedi scheda film
Un medico che fa autopsie scopre una strana reazione nei cadaveri morti di paura: è come se lungo la loro schiena si formasse un corpo rigido mai osservato prima in anatomia. Le urla di terrore sembrerebbero essere però in grado di farlo scomparire. Quando conosce una donna sordomuta, il dottore intuisce che, se riuscisse a farla morire dallo spavento, potrebbe estrarre dal suo cadavere questa incredibile creatura.
The tingler – titolo bellissimo, stravolto per non dire violentato nella distribuzione italiana, che ha optato per un infantile e privo di significato Il mostro di sangue – è una di quelle operine a cavallo tra horror e fantascienza che gli americani producevano con successo negli anni Cinquanta; operina sì, per budget e mezzi a disposizione, ma comunque disposta in scena con abilità da William Castle (ormai esperto del genere) e con un copione (Robb White) basato su un'idea avvincente. Castle crea bene la tensione necessaria e Vincent Price, pare quasi scontato dirlo, è un protagonista eccezionale, memorabile in questo ruolo nonostante ne abbia rivestiti tanti simili. Gli effetti speciali sono davvero dozzinali, ma non indecorosi e, soprattutto, fieramente 'poveristici'; nel cast anche Patricia Cutts, Philip Coolidge e Judith Evelyn. Interessante la scelta di colorare solamente alcuni fotogrammi 'sanguinosi' per rendere al meglio il senso spaventoso della scena; allo stesso modo curiosa la presenza del regista in apertura, che alimenta il mistero attorno alla pellicola con un simpatico disclaimer. Castle e Price gireranno subito di seguito anche La casa dei fantasmi (1959). 4,5/10.
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