Regia di Jeannot Szwarc vedi scheda film
Prodotto dai fratelli Salkind, gli stessa della saga di "Superman", "Supergirl" esce nelle sale nel 1984 con un imponente battage pubblicitario e una produzione ricca ma ottiene un clamoroso flop al botteghino ed é da molti considerato il peggior comic book movie mai realizzato. Potrà capitare anche a voi, come successe a suo tempo a me, di imbattervi in questo film magari nei palinsesti televisivi estivi...e se avete figli tra i 6 e i 12 anni la visione potrà risultare per loro anche piuttosto divertente vista l'atmosfera fantasy e la fotografia scintillante di colori. Personalmente penso che sopra i 12 anni il film possa essere considerato solo come un intrattenimento demenziale e nulla più. Infatti anche il più fedele appassionato di comic book non potrà esimersi dal trovare lo script quantomeno sciocco e alcuni momenti del film semplicemente ridicoli. Certo gli adolescenti di sesso maschile potranno trovare nella splendida protagonista Helen Slater più di un motivo di interesse...Diretto da Jeannot Szwarc ("Lo Squalo II") e scritto da David Odell ("Muppet Show" e "Masters: I Dominatori dell'Universo") il film vanta un cast di prim'ordine che annovera accanto alla giovane esordiente protagonista Slater ("Il Segreto del Mio successo", "Scappo dalla Città") autentici mostri sacri come Peter O'Toole ("Lawrence d' Arabia", "L'Ultimo Imperatore", "Troy") e Mia Farrow ("Alice", "Mariti e Mogli", "Assassinio sul Nilo", "Zelig").
La storia prende le mosse dal pianeta Argo dove la cugina di Superman, Kara vive con la sua gente. Il popolo di Argo é sopravissuto alla distruzione di Krypton e grazie alle intuizioni dello scienziato Zaltar (O'Toole) ha potuto dar vita ad una pacifica e felice civiltà che basa le sue attività sull'energia di un potentissimo monufatto: l'Omegahedron. L'oggetto viene smarrito per errore da Zaltar e risucchiato nello spazio...la giovane Kara decide allora di scendere sulla terra a bordo di una navicella alla sua ricerca. Sulla terra assume le sembianze della timida colleggiale Linda Lee e scopre di avere gli stessi poteri del suo famoso cugino. A questo punto per spiegare l'assenza di Superman (Cristopher Reeve rifiutò di essere coinvolto nel proggetto) la sceneggiatura ci fa capire che l'eroe é impegnato in una missione di pace interplanetaria che lo tiene lontano dalla terra.
Ovviamente l'Omegahedron finisce nelle mani sbagliate e sprofonda letteralmente nel paté di due sordidi e attempati individui accampati in riva a un fiume. La signora, dall'aspetto stravagante e dall'acconciatura impossibile ha il volto altezzoso e gli zigomi sporgenti di Fay Dunnaway alias Madame Selena mentre l'uomo, di nome Nigel ha la verve del celebre comico inglese Peter Cook. Il film é un comic book movie tutto al femminile e dunque lo scontro deve avvenire tra due donne: da un lato la dolce e coraggiosa super-eroina interplanetaria Supergirl dall'altro la perfida Selena che sogna....udite udite!!!!!! di dominare il mondo. In sede di scrittura Odell fu costretto a mettere mano più volte al copione, visto il rifiuto oltre che di Reeve anche dell'attrice scelta inizialmente per il ruolo di antagonista della Slater: la cantante country Dolly Parton ("Fiori d'Acciaio"): nell'intenzione degli sceneggiatori Selena avrebbe dovuto essere una prosperosa donna della porta accanto che sotto l'influenza dell'Omegahedron sviluppava folli proggetti di potere, salvo poi, dopo la sconfitta da parte di Supergirl, tornare alla normalità. Sembra che la Parton, amatissima in patria non solo dai patiti del country, abbia rifiutato l'offerta, giudicando il suo personaggio eccessivamente grottesco e ritenendolo dannoso per la sua immagine di fidanzata d' America: sarebbe interessante sapere come la bella Dolly avrà considerato, dopo aver visto il film, il ruolo che avrebbe dovuto interpretare. Infatti il personaggio di Selena, così come venne ridisegnato dopo il suo rifiuto, risulta essere ben più grottesco e sopra le righe di quello che lei avava ritenuto di dover rifiutare. Con l'ingaggio della più attempata Dunnaway ("Mammina Cara", "Giovanna D'Arco"), perfida cattiva di tanti film di serie A e B, il personaggio di Selena cambia radicalmente e direi inevitabilmente a causa dell'immagine fortemente connotata di donna meschina e nevrotica della sua nuova interprete. Probabilmente é proprio qui che il film si sfilaccia irrimediabilmente consegnandosi all'incontenibile over-acting della signora Dunnaway; con a disposizione una cattiva di tal risma, gli sceneggiatori calcano ancora di più la mano e decidono di sfruttare al massimo come chiave del film, la contrapposizione tra le due attrici protagoniste. La Slater, esordiente diciannovenne, é giovane, bella e bionda; i suoi lineamenti dolci, lo sguardo ingenuo da cerbiatta: la ragazza é perfetta per rendere il ruolo della spaesata e coraggiosa eroina mentre la sua rivale ha già passato da un po' l'epoca dei balli studenteschi, il suo volto ha fattezze spigolose, le sue mani rugose e le unghie lunghe come artigli: é sufficente metterle un mega-parruccone rosso in testa, un make-up stile drag-queen e un ridicolo guardaroba alla Platinette e voilà la nostra cattiva: così agghindata la signora sembra proprio una strega. E' qui che lo script tocca veramente vette di sciocchezza mai raggiunte: per la prima volta nella saga di Superman il cattivo é una strampalata maga voodoo che tenta in tutti i modi di soffiare alla bella e giovane rivale ll gran bel pezzo di fusto di turno, questa volta impersonato dall'aitante attore canadase Hart Bochner. L'impresa per la malcapitata Dunnaway risulta davvero disperata: non basterebbe tutta la magia nera del mondo per convincere un qualsiasi maschio appena sano di mente a cadere nelle sue braccia e non in quelle della deliziosa Slater: così nonostante tutti gli intrighi della strega, Supergirl recupera l' Omegahedron, sconfigge Selena e riporta la pace sulla terra.
Uno degli script più improbabili della storia.
meravigliose le musiche di Jerry Goldsmith
lo script e la cattiva
Un cameo alimentare per lei che é attrice di classe.
Simpatico e carismatico come sempre.
Sopra le righe dalla prima all'ultima inquadratura...sprofonda letteralmente nel ridicolo del suo personaggio.
Bellissima: é semplicemente perfetta per il ruolo.
Piuttosto piatta.
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