Regia di Jeannot Szwarc vedi scheda film
Pessimo spinoff dagli stessi produttori della saga di Superman. Il film é un tipico prodotto degli anni 80 ma l'originalità del soggetto sta nell'affrontare per la prima volta al cinema (siamo nel 1984) la materia dei supereroi tutta al femminile. La protagonista é Kara, cugina di Superman costretta a scendere sulla terra per recuperare l'Omegahedron: una potente sfera, la cui energia é indispensabile per la sopravvivenza della città di Argo. Sfortunatamente l'oggetto é finito nelle grinfie della perfida strega Selena che progetta di usarne gli enormi poteri per conquistare il mondo. Lo script di David Odell é piuttosto sciocco e alcuni dialoghi possono entrare di diritto nella galleria dei più idioti della storia del cinema. Impalpabile la regia di Jeannot Szwarc ma il film si fa apprezzare per la fotografia che riproduce sorprendentemente i colori e le atmosfere da fumetto. Meravigliosa la colonna sonora di Jerry Goldsmith; il cast che annovera in parti di contorno grandi attori come Peter O'Toole e Mia Farrow non sempre riesce a sollevarsi dalla pochezza del materiale con cui si trova a lavorare. Vero punto di forza del film é la sua protagonista Helen Slater che all' esordio cinematografico offre un'interpretazione sorprendente nei panni di Supergirl mostrando il giusto mix di ingenuità, dolcezza e coraggio richiesti dal personaggio. Occhioni blu, lunghe gambe da cerbiatto e bionda chioma di capelli al vento l'allora 19enne Helen é davvero Super ed é degna del suo ruolo di ragazza d'acciao; riesce difficile pensare ad una migliore incarnazione della supereroina dei fumetti. Se la Slater é meravigiosa nel ruolo della protagonista Faye Dunaway nella parte della cattiva é semplicemente imbarazzante. Pensare ad una sorta di maldestra strega Voodoo come antagonista da contrapporre a Supergirl sembra davvero una trovata fuori luogo ma per di più Selena é quanto di meno minaccioso si possa immaginare: vive con l'amica Bianca in un luna park abbandonato e tira avanti leggendo i tarocchi e i fondi di caffé ma nonostante tutto sogna di dominare il mondo. Il personaggio strampalato e mosso da motivazioni assurde quindi non aiuta certo la Dunaway ma lei ci mette del proprio per risultare irritante. Accetta un make-up grottesco e non pone freno alle sue smorfie finendo per sprofonadare nel ridicolo. Il personaggio di Selena é uno dei peggiori villain della storia dei comic-book movies. La strega Faye Dunaway ha l'aspetto di una attempata drag-queen e la sua interpretazione fuori controllo é responsabile di molti dei mali del film.
Kara cugina di Supergirl scende sulla terra per recuperare il potente Omegahedron: la sorgente di energia vitale per la città di Argo. L'oggetto é finito nelle mani di Selena: una strega di mezza tacca che sogna di dominare il mondo. Selena, ambiziosa e megalomane com'é pensa subito di poter usare l'oggetto per i suoi sordidi scopi ed imparando a controllare l'enorme potere della sfera piano piano diventa una vera minaccia per il mondo. La strega mette gli occhi su un fusto di giardiniere Etahn ma Supergirl fa fallire l'incantesimo e il giovane si innamora di lei mandando su tutte le furie Selena. Alla fine nello scontro finale la perfida strega chiama a sé I Poteri delle tenebre contro Supergirl ma la coraggiosa eroina ha la meglio distrugge Selena riporta la pace sulla terra e torna ad Argo con L'Omegahedron. Tutto é bene ciò che finisce bene...il bene trionfa sempre. HAPPY END.
Magnifica; vero punto di forza del film; bellissime le musiche di Jerry Goldsmith.
La sceneggiatura lascia molto a desiderare e il personaggio della cattiva andrebbe completamnente ricaratterizzato magari cambiandone anche l'interprete.
Splendida; convincente nei panni della protagonista Kara alias Supergirl sia della sua alter-ego terrestre Linda Lee. Bellissima e brava; peccato che l'insuccesso del film le abbia stroncato la carriera sul nascere; non era certo colpa sua.
Pessima; mastica alcune delle battute più sceme della storia del cinema con un gusto masochistico. Agghindata come una drag-queen non è che faccia una miglior figura in termini di immagine. Ammirevole per quanto é ridicola.
Nel ruolo del carismatico fondatore di Argo, pare divertirsi un mondo e riesce ad essere anche divertente.
Una parte di contorno nei panni di Alura la madre di Supergirl. In un film che non brilla per il livello di recitazione lei si limita ad una performance standard. Non sfigura
Spesso sembra assente e in un film dove la storia é molto debole questo finisce per abbandonare a se stessi gli attori, liberi di gigioneggiare impunemente.
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