Regia di Bruno Corbucci vedi scheda film
Filmetto per famiglie piuttosto bolso e del tutto privo di inventiva e colpi di scena. Bud Spencer ha il physique du role (il grosso - ma buono - genio della lampada) ed aggiungendo la solita dose di cazzotti che lo seguono ovunque vada, ben poco cambia; accanto a lui c'è un ragazzino anonimo e destinato a rimanere tale (Luca Venantini, figlio dell'attore Venantino, anch'egli presente qui in un ruolo minore) e la produzione filoamericana trasuda di fasullo dal primo all'ultimo istante del film: tutto troppo 'italianesco' per fingersi altro (anzi, migliore di ciò che è). Bruno Corbucci (fratello di Sergio) ha i suoi risaputi limiti, pur non essendo il peggiore della classe, e la sua sceneggiatura in collaborazione con Marcello Fondato e Mario Amendola (zio di Ferruccio e Claudio) è semplicemente un cumulo di banalità e buonismo. Il lieto fine è poi talmente inzuccherato da stomacare. Musiche di Fabio Frizzi (fratello di Fabrizio) con tema cantato nientemeno che da Adriano Pappalardo (almeno uno che non ha parentele strette celebri). 2,5/10.
Miami. Un ragazzino povero lavora presso un robivecchi; trova qui una lampada orientale, la strofina e ne esce il genio, disposto ad esaudire ogni desiderio. Da quel momento la sua vita misera di umile sottomesso cambierà completamente.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta