Regia di Thomas Salvador vedi scheda film
Una piccola grande sorpresa, schiva, ma di nascosto potente come un macigno: le stesse caratteristiche che muovono e contraddistinguono il personaggio che dà il titolo a questa curiosa, tenera, appassionate opera prima.
Un film intimista su un supereroe dei nostri giorni: timido, minimalista, dall'aspetto comune, facile a passare inosservato e dall'indole tranquilla e rilassata. VINCENT N'A PAS D'ECAILLES (Vincent non ha scaglie) è un'opera d'esordio di Thomas Salvador, che ne interpreta pure il riservato protagonista. In uno stile realista che ricorda il cinema rohmeriano, Salvator ci conduce a scoprire i poteri che l'acqua è in grado di manifestare sul fisico asciutto, muscoloso ma del tutto ordinario del giovane Vincent, un tranquillo operaio che vive nella zona del Var, poco a nord della Costa Azzurra, tra le lussureggianti gole e falesie della pittoresca Vallee du Verdon.
Innamoratosi di una giovane turista di nome Lucie, Vincent finisce per rivelarle il suo superpotere, la forza che, a contatto con l'acqua, rende il suo corpo forte come quello di cinque uomini, agile e veloce nel nuoto come un cetaceo e scattante come un felino selvatico.
Un incidente tuttavia farà si che il potere del ragazzo appaia in pubblico e che lo stesso, accusato ingiustamente di un'aggressione peraltro motivata, venga braccato dalla polizia fino ad essere costretto a lasciare la zona montana per raggiungere l'oceano e valicare i confini.
Come ci è stato insegnato a grandi superpoteri corrispondono ancor più grandi responsabilità e di questo Vincent imparerà suo malgrado e a sue spese, dovendo sacrificare la serenità sentimentale raggiunta a fatica dopo anni di vita in solitudine.
Tenero, semplice, un po' irrisolto ma a suo modo potente, “Vincent n'a pas d'ecailles” ci presenta innanzi tutto un nuovo giovane autore che promette molto bene e che attendiamo alla seconda prova con una certa premura.
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