Regia di Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo vedi scheda film
Giulia e Massimo si frequentano da poco, ma vogliono passare insieme il Natale. Prima lui a casa di lei, dove conosce la sua famiglia proletaria e stramba, e poi lei dai parenti di lui, aristocratici e strambi.
Il timido passo in avanti è evidente: il tentativo di emancipare il cinepanettone e, più in generale, la commedia brillante italiana, da canoni abusati, macchiette stereotipate e comicità sulle funzioni corporali, c’è. D’altronde i tre registi e sceneggiatori – Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscolo – sono anche gli autori della fortunata serie televisiva Boris, uno fra i prodotti per il piccolo schermo meno scontati e banali dei primi anni del Duemila; e anche gli interpreti sono pescati dal cast di quel lavoro, oltre che dal meglio dei volti nostrani contemporanei in fascia 40/50 anni di età: ci sono infatti Marco Giallini, Corrado Guzzanti, Caterina Guzzanti, Laura Morante, Valerio Mastandrea, Stefano Fresi, Francesco Pannofino, Valerio Aprea e Andrea Sartoretti, mentre nei due ruoli centrali compaiono Alessandra Mastronardi e Alessandro Cattlean. Per quest’ultimo si tratta della prima prova attoriale: va detto a suo discapito, anche perché al suo confronto la Mastronardi qui è la Garbo. Intelligente l’idea di dividere la trama in due sezioni speculari, chiamando i protagonisti a vestire due ruoli differenti, trovata che sbriglia ancor di più le caratterizzazioni (e in tal senso, inutile dirlo, è Corrado Guzzanti a fare la parte del leone). La storia è scioccherella e il lieto fine rassicurante è garantito; ma si tratta pur sempre di un film natalizio e qualsiasi ulteriore pretesa sarebbe eccessiva. Non sarà una visione fondamentale – anzi – ma non è neppure disturbante o particolarmente noiosa. 4/10.
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