Regia di Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo vedi scheda film
Divertente e originale commedia. Cast strepitoso
Dopo un curioso e poco convincente incipit, ambientato a spasso per i secoli, i registi Ciarrapico, il compianto Torre e Vendruscolo, ci narrano le disavventure sentimentali di Massimo alias Alessandro Cattelan e Giulia, alias Alessandra Mastronardi, folgorati dal classico colpo di fulmine, ignorano totalmente il loro background sociale e devono affrontare le rispettive famiglie, durante quella che è, per definizione degli stessi autori: «Una festività? che stressa e affatica le persone sin dalla notte dei tempi” una bella e impegnativa prova d’amore dunque. Massimo deve sopravvivere un’intera nottata in compagnia dei Colardo, i famigliari di Giulia, un gruppo di deliranti boscaioli dell’alto Lazio, dal temperamento sanguigno e cavernicolo, abbarbicati ad una mentalità retrograda, fatta di grezzo provincialismo, volgarità e ignoranza, che trascorrono il tempo tra caccie al cinghiale, riffe, e improbabili riti di iniziazione. Una famiglia eccentrica, in cui il Natale sembra quasi un pretesto per sfogare vecchi rancori e intavolare discussioni sgradevoli, e compiere qualche resa dei conti, le cose prendono una brutta piega e Massimo è costretto a scappare via, Giulia in prima battuta non lo trattiene, poi con calma lo raggiunge presso la casa della sua famiglia, la Marinelli Lops, miliardario casato romano di cui Massimo è l’ultimo rampollo, e qui le cose non vanno meglio, I familiari del ragazzo, ricchi imprenditori snob, non sono da meno, grotteschi e agitati, specie dopo che il pranzo di Natale è a rischio a causa del suicidio di un inserviente filippino, capita di tutto, pseudo donazioni umanitarie, razzismo domestico e parabole cattoliche, rocambolesche. Giulia, viene suo malgrado coinvolta in questi intrighi. Naturalmente dopo le disavventure, il lieto fine non manca e l’amore trionferà su ogni cosa.”Ogni Maledetto Natale “ è proprio tutto quel che non ci si aspetta da un film di Natale e sfugge a qualunque razionale classificazione, si potrebbe definire un thriller grottesco, con sfumature da commedia romantica e nera, dal retrogusto goliardico. La scelta del cast è geniale, i registi, inventano una soluzione narrativa strepitosa, perché a dare volto prima ai Colardo e poi ai Marinelli Lops, sono sempre gli stessi grandi attori, in un completo ribaltamento di ruoli e di caratteri, cosi da trasformare le loro principali, e più riconoscibili caratteristiche, nel loro esatto opposto. Pannofino nel doppio ruolo di un capofamiglia ignorante e burbero e, in quello opposto, di capitano d’azienda cinico e crudele, Mastandrea: da un parte ingenuo campagnolo e dall’altra figlio ribelle in piena crisi mistica religiosa e così via, la matrona interpretata dalla Morante, la figlia isterica impersonata dalla Guzzanti. Tanti personaggi, tra cui risalta per vis comica, quello interpretato da Corrado Guzzanti, spassosissimo nella sua maschera grottesca e cosi sopra le righe, comunque tutti gli illustri interpreti, riescono a regalarci queste magnifiche doppie performance. Si ride, tanto. Finalmente.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta