Regia di Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo vedi scheda film
Massimo (Cattelan) e Giulia (Mastronardi) si sono appena conosciuti e innamorati. Ma è Natale e Giulia vorrebbe che Massimo - che detesta il Natale perché è il giorno in cui la sua ricchissima famiglia romana fa il bilancio annuale delle vendite - andasse con lei nella Tuscia presso i suoi parenti molto strambi. Le differenze di classe sociale e di vedute complicano le cose.
Dagli stessi registi di Boris l'ulteriore prova di come gli italiani in sala riescano a ridere anche davanti al grado zero della comicità. Blanditi da decenni di televisione di infimo livello, da programmi scult come Zelig e del cerchiobottismo di Checco Zalone, i nostri connazionali premiano film come questo che avrebbero la presunzione di fare la parodia dei cinepanettoni, pur con voragini di sceneggiatura, volgarità a gogò in una chiave puramente demenziale, recitazione amatoriale (spicca ancora una volta quel mistero del cinema che risponde al nome di Laura Morante), trame risibili e con l'unica trovata dello sdoppiamento degli attori che interpretano i familiari della coppia protagonista. La grande stagione della commedia all'italiana è sempre più sideralmente lontana, morta e sepolta.
Da notare che il film ha potuto godere di speciali sovvenzioni perché è "di interesse culturale".
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