Regia di Claude Sautet vedi scheda film
CONTIENE ANTICIPAZIONI - Bello anche questo film di Sautet, fine indagatore di sentimenti, amori, amicizie e psicologie; qui direi anche di certi meccanismi economici come la speculazione edilizia e l'intreccio tra affari e politica.
Come sempre il regista mette su un film con diversi personaggi, e spesso le scene e le situazioni li vedono presenti contemporaneamente. Nessuno come lui sa rappresentare certe gite fuori porta di una compagnia di amici, tra chiacchierate, scherzi, e dolori. I protagonisti sono un grande Michel Piccoli e un'Ottavia Piccolo che è una vera bellezza, e infatti viene valorizzata in questo senso il più possibile dal regista.
Da un lato troviamo la vicenda dei guai finanziari dell'azienda del protagonista, situazione già descritta nel bellissimo "Tre amici, le mogli...". Doveva essere una realtà - quella del dissesto finanziario e del fallimento di una ditta - che il regista conosceva molto bene. Dall'altro, invece, troviamo la vicenda sentimentale, la quale non prende tanto spazio ma di fatto costituisce l'ossatura del film. Trovo che Sautet abbia descritto molto bene l'innamoramento infelice del titolare della ditta in fallimento per la bella ma inafferrabile prostituta. Parimenti, viene mostrato con molta sensibilità come questa inizi una storia con un altro uomo, mentre lui deve assistere impotente da lontano. Il regista sceglie in questo caso il campo lungo, l'inquadratura da lontano, il mostrare solo pochi gesti, il non sentire i discorsi dei due. Si rivelano mezzi molto efficaci per presentare l'accaduto dalla prospettiva e con i sentimenti del personaggio di Piccoli. Verso la fine l'attore ci regala un'impagabile espressione di amarezza e di dolore muto.
C'è anche Romy Schneider in un ruolo secondario, che ebbe l'umiltà di accettare. Come pure accettò di farsi abbruttire per fare la parte di un'alcolizzata.
Francamente non capisco perché un film di Claude Sautet, con attori del calibro Ottavia Piccolo, Michel Piccoli e Romy Schneider sia stato bandito dalla tv e dagli audiovisivi italiani.
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