Regia di Francis Ford Coppola vedi scheda film
Dalla regia del leggendario Coppola, è da annoverarsi tra i suoi primi lavori, ma a differenza di altri prodotti interessanti quali "Terrore alla tredicesima ora" e "Buttati Bernardo!", qui l'effetto noia è totale.
Quarto lungometraggio diretto da Francis Ford Coppola (non è mia abitudine andare cronologicamente per le recensioni sui film di un singolo regista, ma con Coppola faccio volentieri un'eccezione, pur senza un motivo particolare).
Film del genere musical sperimentale commissionatogli ai tempi dalla Warner Bros per cavalcare l'onda del clima di fine anni '60, con la fine della segregazione razziale a danno delle persone di coloro (per gli ignoranti in materia: cercare "Rosa Parks", "Martin Luther King" e simili per capire).
Il risultato è un prodotto semplice. Troppo semplice.
La confezione è datata persino per il 1968, a causa della morale anti-razzista decisamente facilona e populista.
La durata del tutto è decisamente eccessiva: quasi due ore di pellicola sono esagerate per quel poco che il film vuole effettivamente comunicare.
La recitazione è superficiale, vuota e poco coinvolgente.
La regia è molto artigianale e sembra di stare a vedere uno spettacolo teatrale mal-inquadrato.
Originalità inesistente.
E ultimo ma non ultimo: le canzoni sono davvero pessime.
Il pubblico non si bevve la trovata e il flop fu evidente.
Questo film è a mio avviso il peggiore nella filmografia di Coppola. Se nei due precedenti Terrore alla tredicesima ora e Buttati Bernardo! si intravedevano le potenzialità enormi del giovane regista e c'erano delle interessanti trovate, pur senza gridare ai capolavori, in questo Sulle ali dell'arcobaleno non si intravede alcuno spiraglio di genialità in quello che successivamente diventerà uno dei più acclamati direttori alla regia di sempre.
Voto: 4-/10.
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