Primavera. Fred e Mick, due vecchi amici alle soglie degli ottant'anni, sono in vacanza insieme in un elegante albergo ai piedi delle Alpi. Fred, compositore e direttore d'orchestra, è ormai in pensione mentre Mick, regista, è ancora in attività. I due amici, consapevoli che il tempo a loro disposizione sta lentamente scadendo, decidono di affrontare il futuro insieme e guardano con curiosità e tenerezza alla vita dei loro figli, dei giovani scrittori entusiasti di Mick e degli altri ospiti dell'albergo, tutta gente che sembra avere davanti a sé ancora l'intera esistenza. E mentre Mick si sforza di finire la sceneggiatura di quello che sarà il suo ultimo importante film, Fred non ha alcuna intenzione di rimettersi al lavoro, anche se qualcuno vuole a tutti i costi ascoltare nuovamente le sue composizioni e rivederlo di nuovo all'opera.
Note
Grazie a David Lang (un compositore contemporaneo che Sorrentino ha aiutato a far conoscere), il film si abbandona a epifanie che spezzano il passo maestoso di grandi sequenze che perlopiù finiscono con sottili gag ironici (il film è divertente, anche se culmina in scene drammatiche). Proprio questo lo rende spesso un lavoro magnifico che quando giunge all’intensità delle emozioni subito si rifugia nel virtuosismo dei dialoghi, nell’ebbrezza della visione, nel grottesco insensato e divertente della vita. E nessun regista in Italia oggi sa esplorare la sensualità del mix di immagini e suoni come lui.
15/20 minuti in meno avrebbero fatto "digerire" meglio la lentezza (certamente necessaria, non sono completamente deficiente) del film, e mi avrebbero indotto a una votazione più "generosa"; comunque un ottimo Caine, come sempre.
Dalla fotografia, alla musica, ai riferimenti culturali, talvolta sotto traccia, ma sempre presenti, persino nel locandina (che contiene suggestivi riferimenti al racconto biblico di Susanna e i vecchioni), il regista è abilissimo a utilizzare un grande apparato culturale al servizio del nulla, affascinante involucro del vuoto...
Non fosse per intellettualismi e pippe filosofiche (a mio parere da bandire per legge), sarebbe un bel film, con grandi interpreti e un sottile, ambiguo tributo alle atmosfere della "Montagna Incantata" pur non avendo nient'altro in comune col romanzo di Mann. Grande fotografia; applausi per la scena del concerto delle vacche.
A me è piaciuto tantissimo, molto di più de la grande bellezza.
Storia e sceneggiatura intelletuali-filosofiche,
messa in scena incredibile, qui Sorrentino sembra Lynch (ok non esageriamo), un Michael Cane strepitoso, lo amo e qui è in un ruolo che gli calza a pennello.
Che dirvi,per me è il migliore insieme a le conseguenze dell'amore.
Il senso della vita (senescente) secondo un (rinsavito) Sorrentino. L’estetica finalmente ha un contenuto: insomma c’è un film, nel senso di prodotto per un pubblico, di cui parlare.
Il cinema di Sorrentino non ha bisogno forzatamente di una trama, anzi potremmo affermare che questo film non ce l’abbia affatto. Non c’è un inizio e forse non c’è neanche un epilogo, è semplicemente uno stato d’animo, una quieta contemplazione filosofale di un anziano signore che si ritrova a riflettere sulla proprio passato.
Youth non è il miglior film di Sorrentino, non lo era neanche La grande bellezza, ma è comunque un'opera interessante di un artista che ha dimostrato di essere disposto a tutto pur di non tradire la sua poetica.
Sorrentino non si smentisce. Questo film è una conferma della capacità del regista di raccontare per immagini le sue passioni e ossessioni. La vita, la musica, l'avanzare dell'età, l'amore e la morte. E, su tutto, l'arte.
Film per nulla interessante che si basa su una Storia tenuta a galla da vari Interpreti d'eccezione (Caine,Fonda,Weisz e anche Keitel …) piu' qualche altra di passaggio … Ghenea e null'altro da segnalare.voto.1.
Visualmente spettacolare, emozionalmente potentissimo. Il commento musicale di Dadi Lang è superlativo. Avrei dato anche più stelle, se fosse stato possibile.
Un film carino. Lo sanno anche le mandrie di mucche che pascolano felici e cantano in coro con le grandi campane e gli educati muggiti: Paolo Sorrentino adora - non può (più) farne a meno - provocare (tra le altre cose). Provocare, naturalmente, con la tipica partitura grottesca estetica ed estetizzante: il torrenziale susseguirsi di immagini, sequenze,… leggi tutto
Si può scegliere di raccontare l’esistenza, dal punto di vista del dolore o del desiderio. Il Premio Oscar, Paolo Sorrentino, preferisce il desiderio, perché questo eleva. Youth – La giovinezza è un cinema che innalza. Corpo e spirito, sublimandoli.
Con Fred e Mick, due vecchi amici alla soglia degli ottant’anni, si ripercorrono alcune tappe… leggi tutto
Paolo Sorrentino si è preso una vacanza.
Dopo la fatica ed i fasti dell’opera che lo ha consacrato definitivamente alla settima arte.
Youth, dietro una sceneggiatura assolutamente inconsistente e irritantemente irrilevante, dietro i pochi dialoghi urlati al cielo come sentenze inappellabili, come lapidari trattati esistenziali fatti passare per perle di saggezza… leggi tutto
Pellicola 'facile da realizzare', secondo i canoni di Paolo Sorrentino, e che gli è servita per aprire un nuovo capitolo della sua carriera. Un capitolo seguente il successo mondiale de La Grande Bellezza (id.; 2013), film che gli ha permesso di alzare il premio Oscar 2014 come miglior film straniero. Il risultato di questa seconda prova in lingua inglese, dopo This Must Be the Place…
Questo si che è cinema, questo si che è un gran bel film, con attori magistrali e un regista che sa il fatto suo. Sceneggiatura di altissimo profilo che rende il film meraviglioso senza bisogno di effetti speciali e girato quasi interamente in un'unica location, a mio avviso il miglior film fino ad ora di Paolo Sorrentino seguito a ruota da LE CONSEGUENZE DELL'AMORE. Uno di quei…
Un film che non lascia traccia. Sembra un po' una di quelle opere fatte realizzare da ignoti assistenti e sui cui il grande nome appone qua e là qualche aggiunta tale da legittimare il marchio di fabbrica. Manca insomma l'intenzione, la voglia verrebbe da dire ed è un enorme peccato visto il cast e le risorse a disposizione. L'usuale lentezza del discorso sorrentiniano qui non…
Un'altra specie di "Grande Bellezza" anche quest'altro film di Sorrentino. Non la bellezza di Roma, ma quella delle Alpi. In particolare l'ambientazione è in una lussuosissima Spa svizzera frequentata dalla "creme" della società e del mondo. Tra gli altri,: una Miss Mondo; un sosia di Maradona ingrassato ma abilissimo nei palleggi con le palline da tennis; un direttore…
Nella ridente località svizzera di Davos, ai piedi delle Alpi, sorge un grande e lussuoso albergo, il Berghotel Schatalp, legato alla memoria di Thomas Mann, che qui aveva scritto La montagna incantata.
Qui Sorrentino ambienta il suo film, facendo, per l’occasione, diventare l’hotel un resort di lusso che…
Da tempo Pupi Avati, in varie conferenze, racconta la sua esperienza di vita, focalizzando l'attenzione del pubblico su una parabola. Quella della "ellisse". Di cosa si tratta? È semplice, per quanto…
Oggi mi sono recuperato questo gran film del maestro italiano, trama molto interessante, seria, fatta da varie storie, varie piccolezze da capire e da percepire, poi ce mete il nudo, ha scelto queste poche e accurate location, un unico grande posto. Finale drammatico, che lascia dentro un po' di vuoto... Meritevole!
Micheal Caine: ottimo attore, ha la sua erta età ma ha, gran…
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Commenti (19) vedi tutti
15/20 minuti in meno avrebbero fatto "digerire" meglio la lentezza (certamente necessaria, non sono completamente deficiente) del film, e mi avrebbero indotto a una votazione più "generosa"; comunque un ottimo Caine, come sempre.
commento di Roberto MorottiEmozionante, la visione fa riflettere su molti aspetti della vita. Attori bravissimi, una scoperta per me.
commento di David1974MDalla fotografia, alla musica, ai riferimenti culturali, talvolta sotto traccia, ma sempre presenti, persino nel locandina (che contiene suggestivi riferimenti al racconto biblico di Susanna e i vecchioni), il regista è abilissimo a utilizzare un grande apparato culturale al servizio del nulla, affascinante involucro del vuoto...
leggi la recensione completa di laulillaVuoto spinto per radical chic onanisti.
commento di OssFilm discreto, ma è sempre un piacere veder lavorare certi mostri sacri come Caine e Keitel.
commento di moviemanI temi abbondano, ma tutti sono esposti con superficialità.
leggi la recensione completa di IlGranCinematografoNon fosse per intellettualismi e pippe filosofiche (a mio parere da bandire per legge), sarebbe un bel film, con grandi interpreti e un sottile, ambiguo tributo alle atmosfere della "Montagna Incantata" pur non avendo nient'altro in comune col romanzo di Mann. Grande fotografia; applausi per la scena del concerto delle vacche.
commento di gherritEh si perchè qua siam tutti compositori e registi
commento di sticazziPoetico e bellissimo.
commento di FiestaSe vi è piaciuto The young pope, dovrebbe piacervi; se no, lasciate perdere.
leggi la recensione completa di tobanisFilm molto raffinato
leggi la recensione completa di Furetto60A me è piaciuto tantissimo, molto di più de la grande bellezza. Storia e sceneggiatura intelletuali-filosofiche, messa in scena incredibile, qui Sorrentino sembra Lynch (ok non esageriamo), un Michael Cane strepitoso, lo amo e qui è in un ruolo che gli calza a pennello. Che dirvi,per me è il migliore insieme a le conseguenze dell'amore.
commento di LucaJazz94Il senso della vita (senescente) secondo un (rinsavito) Sorrentino. L’estetica finalmente ha un contenuto: insomma c’è un film, nel senso di prodotto per un pubblico, di cui parlare.
leggi la recensione completa di scandonianoIl cinema di Sorrentino non ha bisogno forzatamente di una trama, anzi potremmo affermare che questo film non ce l’abbia affatto. Non c’è un inizio e forse non c’è neanche un epilogo, è semplicemente uno stato d’animo, una quieta contemplazione filosofale di un anziano signore che si ritrova a riflettere sulla proprio passato.
leggi la recensione completa di michemarUn collage di grandi immagini .... utilizzate per incartare un pensierino.
commento di fra_pagaYouth non è il miglior film di Sorrentino, non lo era neanche La grande bellezza, ma è comunque un'opera interessante di un artista che ha dimostrato di essere disposto a tutto pur di non tradire la sua poetica.
leggi la recensione completa di DrugoLebowskiSorrentino non si smentisce. Questo film è una conferma della capacità del regista di raccontare per immagini le sue passioni e ossessioni. La vita, la musica, l'avanzare dell'età, l'amore e la morte. E, su tutto, l'arte.
leggi la recensione completa di veloxFilm per nulla interessante che si basa su una Storia tenuta a galla da vari Interpreti d'eccezione (Caine,Fonda,Weisz e anche Keitel …) piu' qualche altra di passaggio … Ghenea e null'altro da segnalare.voto.1.
commento di chribio1Visualmente spettacolare, emozionalmente potentissimo. Il commento musicale di Dadi Lang è superlativo. Avrei dato anche più stelle, se fosse stato possibile.
commento di Aldom